La Cecità di Josè Saramago. Improvvisamente, nel libro , la società si trova a dover fronteggiare un’emergenza sanitaria di cui non sa nulla. Una malattia talmente virulenta e istantaneamente invalidante da rendere impossibile la ricerca di una cura da parte dei medici. Le persone colpite perdono la capacità di vedere, entrando in una realtà completamente bianca e luminosa, ben lontana dal buio che tradizionalmente accompagna questa patologia.
“Cecità” di José Saramago
è il racconto di una malattia dilagante, probabilmente proprio per questo ha avuto un nuovo momento di gloria nell’ultimo anno
Il governo prende provvedimenti estremi, restrittivi, nel vano tentativo di creare un cordone sanitario che possa bloccare il contagio. Le forze armate vengono impiegate per controllare i malati, sempre a distanza, e per tentare di mantenere un ordine che scema in modo inesorabile.
José Saramago ci conduce a seguire la storia del paziente zero e del primo gruppo di infetti. Costoro si trovano a vivere una situazione molto difficile in cui il buon senso suggerirebbe un regime di aiuto reciproco per sopravvivere. L’autore ci mostra, invece, come l’istinto umano non sia programmato per valutare il bene della comunità, ma solo la propria sopravvivenza.
Paura, ingordigia, vanità e brama di potere hanno il sopravvento, portando degrado, caos e orrore. Saramago si spinge a scandagliare gli istinti primordiali che emergono prepotentemente nelle situazioni in cui i bisogni si fanno impellenti e le regole del vivere civile si fanno sempre più labili.

L’animo umano fra bassezze ed eroismi
I primi contagiati formano un gruppo compatto e coeso che riesce a galleggiare sulla follia dilagante, grazie al sostegno reciproco. La modalità risulta indubbiamente più utile della guerra senza quartiere da cui sono scampati. La Cecità di tutta la popolazione ha reso inutilizzabile qualsiasi infrastruttura, ma loro possono vantare un asso nella manica più unico che raro.
Il finale un po’ troppo affrettato lascia forse il lettore sospeso, con l’amaro in bocca. Dopo lunghe descrizioni dettagliate, l’epilogo volge molto velocemente alla conclusione. Dopotutto, però, il sordido dell’animo umano è già stato messo a nudo ed è giusto che ognuno possa trarre le proprie conclusioni in autonomia.
Il romanzo Cecità di Josè Saramago (titolo originale in portoghese: Ensaio sobre a Cegueira) è del 1995 ed è edito per l’Italia da Feltrinelli.
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