Sembrava che l’Epifania avesse portato via tutti i festeggiamenti, ma non è così. Il 7 gennaio ricorre la Festa del Tricolore, istituita il 31 dicembre 1996 con la legge n. 671 in occasione del secondo centenario della bandiera italiana. Le celebrazioni hanno luogo ogni anno a Reggio Emilia.
Ma quanto ne sai, della storia della bandiera italiana?
Ecco qualche accenno!
La storia del Tricolore
La storia della bandiera tricolore italiana affonda le sue origini nel cuore della Rivoluzione francese. Proprio così: gli ideali di Uguaglianza, Fratellanza e Giustizia dividono in modo equo lo spazio sullo stendardo. Verso la fine del Settecento, bandiere di questo tipo erano comuni, e in Italia si scelse di adottare il verde al posto dell’azzurro presente dal 1790 sulla bandiera della Francia.
Così, la prima forma di Tricolore distingueva i contingenti militari delle Repubbliche Cispadana e Cisalpina, indicando una parte dell’esercito italiano di Napoleone in occasione della sua discesa in Italia.
Luigi Zamboni e Giovan Battista De Rolandis
Sono ritenuti i primi martiri del Risorgimento italiano.
Zamboni, studente di Legge all’Alma Mater di Bologna, viaggiò tra Italia, Corsica e Francia avvicinandosi sempre più ai temi della Rivoluzione. Si dice che fu sua madre, a confezionare le prime coccarde tricolore sostituendo il verde all’azzurro, sostenendo così il patriottismo del figlio. De Rolandis invece era di nobili origini piemontesi, studiava Teologia a Bologna presso il Collegio Piemontese La Viola.
I due, tra il 13 e il 14 novembre del 1794, organizzarono una sommossa a Bologna, sostenendo gli ideali rivoluzionari di libertà: Bologna doveva tornare indipendente, libera dal giogo dello Stato Pontificio. Furono arrestati a Firenzuola e rinchiusi nel carcere di Bologna, dove morirono: Zamboni impiccato nella sua cella nel 1895 e De Rolandis alla forca, l’anno dopo.
Il Tricolore post Napoleone
Dopo la disfatta di Napoleone nel 1814, sembrava che per il Tricolore non vi fosse più un futuro. Si parlava di Restaurazione, le potenze che avevano sconfitto l’ex imperatore confinandolo all’Isola d’Elba riorganizzavano l’Europa al Congresso di Vienna.
Un simbolo di lotta e unità
Eppure, le braci non avevano smesso di bruciare, sotto la cenere. Gli italiani iniziavano a sentire il bisogno di una propria identità, di un simbolo che potesse rappresentare le loro lotte. Così, spesso si videro i tre colori della bandiera a fare da stendardo contro gli austriaci.
Anche i Savoia, nel 1848, adottarono la bandiera italiana, inserendo il loro stemma nella parte centrale, a indicare un regno unito sotto la loro guida. Infatti, il Tricolore venne adottato come bandiera ufficiale dello Stato italiano nel 1861, con l’Unita.
Quando, nel 1946, l’Italia divenne Repubblica, fu eliminato dal Tricolore lo stemma dei Savoia.
Ultime considerazioni
La cosa bella della Storia, è che guardando indietro sembra la trama di un grosso e lunghissimo romanzo. E la cosa ancora più bella, è che può essere vista come una gigantesca autobiografia collettiva.
Spesso, leggere il passato è il modo migliore per capire quali sono le possibilità degli uomini quanto in là possono arrivare quando restano uniti.
E tu? Eri a conoscenza della storia del Tricolore?