Boris Eldagsen è tra i vincitori del Sony World Photography Awards (SWPA) con la sua foto in bianco e nero dal titolo The Electrician dal catalogo Pseudomnesia: Fake Memories. Sembrerebbe tutto regolare, è una cosa bella. Non fosse che il fotografo rinuncia al premio e svela la verità: la fotografia è stata elaborata tramite intelligenza artificiale, Stable Diffusion.

La provocazione coraggiosa di Boris Eldagsen
Non è la prima volta che succede, che un’opera artistica creata tramite Ai vinca un premio. Già quando si parlò di Midjourney fece scalpore il caso di Jason Allen, che vinse un concorso semplicemente inserendo i giusti prompt. Nel suo caso, però, il premio non venne rifiutato, anzi.
Ciò che rende questo accadimento un vera e propria notizia è che Boris Eldagsen, quel premio che gli ha offerto il Sony World Photography Awards non soltanto l’ha rifiutato, ma l’ha usato anche come oggetto di dibattito per dare adito al suo dubbio, fondato: i concorsi di fotografia sono pronti per l’ingresso delle ai nelle competizioni?
La risposta di Boris Eldagsen, secondo la sua esperienza, è chiaramente no. Dice, infatti, sul suo sito:
Noi, il mondo della fotografia, ha bisogno di una discussione aperta su cosa vogliamo che venga considerato fotografia e cosa no. L’ombrello offerto dalla fotografia è abbastanza grande da permettere alle immagini create con l’Ai di mettersi sotto, oppure questo sarebbe da considerare un errore? Rifiutando il premio, spero di accelerare questa dibattito.
Boris Eldagsen, in un post dedicato sul suo blog
Dal Sony World Photography Awards al bisogno di aprire concorsi specifici
Integrare le intelligenze artificiali nella produzione artistica è fin troppo facile, come ha dimostrato il gesto di Boris Eldagsen. Forse, sarebbe il caso che vengano indetti concorsi specifici per quanto riguarda le immagini create con le intelligenze artificiali.
L’artista Boris Eldagsen vince il Sony World Photography Awards con una fotografia realizzata da un’Intelligenza Artificiale ma rifiuta il premio: «C’è bisogno di una discussione aperta su questa tecnologia»https://t.co/6F12SdmLbN
— exibart (@Exibart) April 18, 2023
Questo, per un semplice motivo: le skill utilizzate sono diverse. Gestire dei prompt non è stessa cosa rispetto al mettersi dietro una macchina fotografica e mescolare una tecnica e un’abilità tutte manuali.
Interagire con un’Ai può essere più che fruttuoso e se a questa interazione si mescolano competenze specifiche di settore, è possibile avere fotografie bellissime come quella di Boris Eldagsen allo SWPA. Tuttavia, se non si pone l’attenzione su una miglior gestione di queste competenze, è facile che a venirne penalizzata sia la stessa arte fotografica. Come nel caso del Sony World Photography Awards.