Il Salone di Torino 2021 è terminato da ormai da qualche giorno. Quest’edizione ha raccolto innumerevoli consensi e una partecipazione senza pari. Other Souls ha partecipato all’evento tramite gli occhi di Giorgia Negrini, su Instagram con il suo profilo leggere_e_rileggere. Dopo la grande emozione torinese, proprio con la bookblogger abbiamo deciso di tirare qualche somma.
Ciao, Giorgia e grazie per aver fatto da reporter per Other Souls!
Rispetto agli altri anni hai avvertito un cambiamento nel modo di attendere e vivere il Salone?
Rispetto agli anni precedenti ho notato molto più entusiasmo. Dopo un lungo periodo tanto difficile si sentiva nell’aria un’energia positiva. Tutti i partecipanti al Salone avevano voglia di trascorrere una o più giornate circondati dai libri, dalle case editrici e dalle tante proposte letterarie e artistiche. La voglia di tornare alla normalità e a eventi letterari in presenza era molto forte. Il Salone del libro 2021 è stato un sogno che si è trasformato in realtà.
Nelle storie che hai condiviso con noi ti sei soffermata su alcuni editori in particolare. Cosa ti piace di loro e del catalogo che hanno portato a Torino?
Ho scelto di soffermarmi di più presso le case editrici con le quali collaboro maggiormente e con le quali ho stretto dei rapporti di stima e amicizia. Nutrimenti, per esempio, è una bella realtà con proposte sempre curate e non scontate. Fazi è una garanzia sia in termini di qualità che di grafica e l’incontro con Desy Icardi ha rappresentato uno dei momenti più intensi della mia partecipazione al Salone. Devo dire che il livello di tutti gli editori è stato molto alto. Ho notato una forte volontà di dare nuovi stimoli e impulsi alla cultura del nostro Paese.
La fiera è stata densa di incontri ed eventi. Hai partecipato a qualcuno di questi? Cosa ti ha colpito maggiormente?
La fiera è stata densa di appuntamenti e incontri uno più bello dell’altro. Le lunghe file per ascoltare gli autori e le interviste ne sono state una prova. Io ho ascoltato Emanuele Trevi e la giornalista attivista turca Temelkura Ece. Ho chiacchierato con Francesca Rodella di NNEDITORE e conosciuto Andrea Donarea. Avrei voluto partecipare a tutto, ma il tempo è volato.
Secondo te, bookblogger, qual è stato il ruolo dei social nel momento pre-Salone?
Per quanto mi riguarda, credo che il ruolo dei blogger e dei social sia stato molto importante anche nel momento pre -salone. La comunicazione è stata fondamentale per far sapere a quante più persone possibili l’importanza di questo evento.
Parlare in pandemia di libri attraverso le piattaforme social credi che abbia rivoluzionato il ruolo del bookblogger? Qualcosa è cambiato?
Ritengo che il periodo della pandemia abbia dato maggiore visibilità e valore al ruolo del bookblogger. Attraverso le pagine di Instagram e di Facebook è stato possibile continuare a mantenere i rapporti con gli autori e le case editrici e far conoscere le novità letterarie nonostante non si potesse uscire di casa. Le librerie per fortuna sono sempre rimaste attive e i libri sono stati salvifici per superare un momento molto difficile. Aggiungo che le dirette Instagram sono state utili per mantenere i contatti con gli autori e far compagnia a chi aveva voglia di ascoltare delle belle e costruttive chiacchierate letterarie.
Bookblogger, dunque. Chi sono? Come si approcciano alla lettura?
Se siete curiosi e volete saperne di più, ecco un altro profilo che potrebbe interessarvi!