Il Book Marketing è tutto ciò che permette al libro di entrare in relazione con i suoi lettori. Si tratta di una strategia commerciale volta ad attrarre il pubblico verso il prodotto scritto. Tutti coloro che sono legati al mondo editoriale hanno bisogno di una strategia di diffusione, sia gli autori che decidono di autopubblicarsi che gli editori, magari alle prese con il lancio di una nuova collana. Possiamo parlare di azione imprenditoriale in entrambi i casi, sebbene sia opportuno evidenziare le opportune differenze!
L’ufficio marketing
Da imprenditore di te stesso, hai una scelta: puoi studiare una strategia di marketing appropriata e tentare di applicarla o rivolgerti a un professionista del settore per il lancio del tuo libro o per una consulenza. La seconda opzione rappresenta una voce di costo che dovrà rientrare nel tuo budget dedicato al Book marketing. Questo tipo di scelta l’editore non ce l’ha perché in sede vi è una divisione apposita che rientra nelle spese della casa editrice. Se da un lato l’ufficio marketing è una sicurezza, dall’altro bisogna tenere presente una cosa: l’azienda ha più di un libro a cui doversi dedicare e c’è il rischio che non tutti i titoli godano della stessa attenzione.
L’ufficio grafico
Non solo l’ufficio marketing ma anche quello grafico. Viviamo nell’epoca della parola virtuale, è vero, ma anche dell’immagine, questo lo dimostra la maggior parte dei social per cui è necessario organizzare una campagna. Così come la copertina è il biglietto da visita del libro, nella fase pubblicitaria avere un’immagine forte che possa attrarre il lettore è fondamentale. Gli editori hanno i loro grafici che, coadiuvandosi con chi si occupa del lancio, possono predisporre immagini accattivanti negli appositi formati. Questo procedimento con il relativo aiuto da parte del professionista, per l’autore che pubblica in self è un’altra voce di costo da contare nel budget.
La community e il book marketing
Quando si pubblica un libro, in particolar modo nella fase di lancio, è bene avere una comunità letteraria a cui presentarlo. Negli ultimi anni costruire una comunità è diventato più facile grazie all’avvento del social e al loro inserimento ormai necessario ai fini di vendita. È più probabile che un editore abbia una comunità letteraria più affezionata e forse un po’ più grande rispetto all’autore self. Tuttavia, è anche vero che la comunità seguita dall’editore non è detto che sia tutta ugualmente concentrata sullo stesso genere letterario, dunque potrebbe risultare frammentata. Chi decide di autopubblicarsi, ai fini della strategia di Book marketing dovrebbe iniziare a lavorare sulla sua comunità ben prima di proporre il suo testo. Qual è la differenza più profonda nella creazione della comunità? Mentre l’editore deve distribuire l’attenzione del pubblico spalmandola su più titoli, l’autore self deve catalizzare lo sguardo dei lettori unicamente sul suo prodotto e sulla sua figura autoriale.
Gli eventi
La casa editrice organizzerà una piccola serie di eventi in occasione dell’uscita del libro. L’addetto che si occupa del Book marketing, in collaborazione con l’ufficio stampa, si occuperà di sponsorizzare l’evento, avvalendosi anche dei contatti con blogger e giornalisti. Tramite newsletter si darà alla comunità letteraria la notizia di un eventuale firmacopie o presentazione. L’organizzazione di eventi, però, non è a esclusivo appannaggio di chi pubblica con un editore. Anche chi pubblica in self, avvalendosi peraltro degli stessi mezzi di diffusione – newsletter e community – può organizzare una presentazione per il suo libro, magari collaborando con delle realtà locali che trattano proprio i temi di cui ha scritto. Ovvio, l’unica differenza qui è nel tempo che l’autore ha da dedicare al proprio lavoro.
La vera differenza
A seconda che tu sia un editore o un autore indipendente, le operazioni di Book marketing, nella sostanza, non sono differenti. In entrambi i casi c’è bisogno di sviluppare una strategia e metterla in pratica per portare il pubblico a scegliere una determinata lettura tramite un percorso specifico che porta al contatto tra le parti. Anche i mezzi sono gli stessi, soltanto che in quanto azienda organizzata la casa editrice tende ad avere tutto all’interno dell’azienda. Ovvio che, ciò che rappresenta una differenza sostanziale, è quanto si decide di investire sul singolo libro. Come detto, l’editore deve distribuire lo sforzo di una campagna marketing tra i vari titoli in uscita e non è escluso, anzi è necessario, che ogni autore contribuisca al processo di diffusione del suo libro. A prescindere, per ogni autore è obbligatorio, al giorno d’oggi, avere qualche nozione di Book marketing. L’autore che invece si fa imprenditore di se stesso e che dunque ha pieno controllo sui suoi guadagni, deve però investire di tasca propria per ottenere risultati, dedicando con costanza una fetta del proprio tempo pari all’investimento fatto o decidendo di formare un piccolo organico che l’editore, invece, ha di default.