La blockchain è una tecnologia di cui oggi si sente parlare nei più svariati ambiti e che sta diventando protagonista della gestione dei dati. Poiché nel mondo in cui viviamo i dati sono tutto, è fondamentale conoscere la definizione di blockchain e il suo funzionamento. Essa, infatti, ha a che fare anche con settori che apparentemente sembrano lontani dalle nuove tecnologie, come quello dei libri: la blockchain è uno strumento prezioso per la nuova editoria degli ebook e della multimedialità.
Letteralmente questa espressione significa “catena di blocchi”: si tratta di un registro informatico di blocchi di dati condiviso e immutabile, organizzato in ordine cronologico e non modificabile da nessuno. Questo rende i dati tracciabili e trasparenti, sicuri in quanto crittografati e distribuiti. Nessun soggetto li possiede, perché la rete in cui sono inseriti è formata da tanti utenti (“nodi”) alla pari. La blockchain è una tecnologia collettiva e cooperativa e questo determina un controllo reciproco senza un’autorità centrale. Il fatto che i dati siano distribuiti su una moltitudine di server evita inoltre il rischio di un attacco informatico.
Ma quali dati si possono trovare su una blockchain? Può registrare ordini, pagamenti, account, produzioni, passaggi di proprietà e molto altro ancora. Se si compie una transazione di qualsiasi genere e la si registra su una blockchain, ogni dettaglio di quella transazione rimarrà salvato e consultabile come blocco di dati. Quindi sarà sempre possibile verificare in che giorno e a che ora è avvenuta la transazione, chi l’ha compiuta e cosa è stato scambiato con quali condizioni. Ogni blocco è collegato con quello precedente e con quello successivo in modo permanente e stabile.
Blockchain: applicazioni nell’editoria
La blockchain può essere un valido strumento per risolvere il problema della tutela del diritto d’autore. La digitalizzazione, infatti, ha esposto l’editoria al plagio e alle violazioni di copyright come mai prima d’ora. La questione, ovviamente, riguarda soprattutto gli ebook e la loro facilità di condivisione.
La soluzione potrebbe essere il ricorso a degli smart contract: protocolli informatici che verificano il rispetto delle condizioni stabilite per una qualsiasi operazione. Grazie a questo strumento è possibile:
- registrare sulla blockchain i metadati di un ebook (autore, data di pubblicazione, casa editrice ecc.) certificando il relativo copyright;
- impedire la registrazione di un contenuto identico a un altro già presente e verificato, evitando il plagio;
- garantire la remunerazione del diritto d’autore tracciando ogni scambio in cui un’opera è coinvolta;
- diminuire il rischio di riproduzione illegale rendendo trasparente la provenienza di ogni “copia” di un testo;
- sperimentare nuovi prodotti editoriali, come edizioni limitate uniche, con caratteristiche irripetibili per ogni copia acquistata.
Abbiamo parlato in particolare di ebook, ma queste applicazioni riguardano anche altri tipi di opere scritte. Un esempio sono gli articoli giornalistici, ancora più difficili da tutelare e remunerare nel web. Questo sta già succedendo ampiamente con le opere d’arte visiva, con il fenomeno degli NFT.