Aveva iniziato la Warner Bros, distribuendo in contemporanea il film di Wonder Woman 84 al cinema e sul canale televisivo HBO. La Disney ha resistito fino all’ultimo cercando di evitare questa modalità che penalizza i risultati al botteghino, ma alla fine ha dovuto cedere.
Un film a lungo atteso
Covid. Si chiama Covid il peggior nemico di Natasha Romanoff, non importa quanti villain abbia affrontato nei panni di Black Widow, in solitaria o insieme agli Avengers. La pandemia ha ritardato l’uscita del film di più di un anno, durante il quale la Marvel ha potuto lavorare solo a livello televisivo – peraltro, mandando in onda su DisneyPlus miniserie eccellenti come WandaVision, Falcon and the Winter Soldier e Loki. Ora le sale cinematografiche stanno riaprendo e inizia a essere possibile programmare i film al cinema, ma il pericolo Covid non è ancora scomparso e serve prudenza. Arriva così, anche per la Marvel, la doppia distribuzione. In Italia, Black Widow su Disney Plus arriverà in esclusiva il 9 luglio, cioè due giorni dopo il debutto in sala, che avviene proprio oggi.

Black Widow su Disney Plus, l’anima del film
Ambientato tra Captain America: Civil War del 2016 (quando gli Avengers hanno affrontato gravi conflitti interni) e Avengers: Infinity War del 2018 (quando si sono riuniti), il film ha lo scopo di offrire alla Natasha di Scarlett Johansson un vero commiato, dopo dieci anni di onesto servizio cominciato con Iron Man 2 nel 2010. È il primo film Marvel a essere diretto unicamente da una donna, Cate Shortland, visto che Anna Boden e Ryan Fleck avevano condiviso il timone di Captain Marvel. Tutta femminile è anche l’anima del film, per dare a Natasha non solo una storia che faccia luce sul suo passato, ma anche la definitiva consacrazione a personaggio Marvel libero dagli stereotipi sessisti che l’avevano in parte condizionato al tempo del debutto.
Ripensando a Iron Man 2, anche se è stato un film divertente e ha avuto molti bei momenti, il mio personaggio era molto sessualizzato. Se ne parlava davvero come se fosse un pezzo di qualcosa, come un possesso o un oggetto. […] Ora le persone, le ragazze, stanno ricevendo un messaggio molto più positivo, ed è stato incredibile far parte di quel cambiamento, poter fare parte di quella vecchia storia, ma anche progredire ed evolvere.
Scarlett Johansson, in un’intervista a Collider