Il programma della cerimonia inaugurale di Bergamo Brescia Capitale della Cultura è stato pienamente rispettato: dopo lunghi minuti di applausi al Presidente della Repubblica, arrivato a Brescia dall’aeroporto di Montichiari, allo scoccare delle 17.00 l’Inno nazionale ha dato il benvenuto ai presenti.
L’intervento dei sindaci e le cariche istituzionali presenti alla cerimonia della Capitale della Cultura
Nel suo discorso, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ha ricordato come la richiesta per partecipare alle selezioni sia stata fatta a maggio 2020, nel pieno della tragica pandemia che non è stata clemente con le due città.
Lo scopo della candidatura era puntare sullo sviluppo sociale ed economico delle città, provate duramente, ma soprattutto sulla cultura come matrice di novità ed emancipazione e di cura e attenzione.
L’idea di relazionare le due città, in questa proposta, nasce dal fatto che hanno molto in comune ma, storicamente, non sono mai state cooperanti. Bergamo e Brescia si sono proposte di fare rete comune, con il governo, la regione, le molte fondazioni, le imprese e le comunità sparse sul territorio, non solo per incrementare il tuirismo europeo e nazionale, ma per accrescere la cultura locale, soprattutto nei giovani.
L’occasione è quella giusta per crescere, per creare un laboratorio vivo che lasci un’eredità feconda, un antidoto alla tristezza. Il tema è proprio la città illuminata perché la luce di cui si parla è principalmente quella della conoscenza.
Bergamo, Città dei Mille e Brescia, la Leonessa d’Italia, hanno una responsabilità con l’Europa.
Giorgio Gori
Emilio Del Bono ha, invece, sottolineato il valore della cultura della cura, scoperta e alimentata nell’epoca della pandemia, quando chi poteva ha aiutato gli altri. «Siamo laboratori di umanità e tenerezza, oltre che di laboriosità» dice di fronte all’Italia intera. Concretezza dell’azione e umanità della presa in carico sono le caratteristiche che hanno contraddistinto le due città negli ultimi anni.
«Ne siamo usciti più forti e questo è l’anno del riscatto e della rinascita. Ci mostreremo per quelli che siamo, sorprendenti, proprio l’Italia dei tesori nascosti.»
Emilio Del Bono
La musica della cerimonia d’apertura di BGBS23
Gli interventi si sono alternati agli intermezzi musicali.
Il coro di voci bianche della scuola di Santa Cecilia di Brescia e il clarinetto di Gianluigi Trovesi in apertura ha eseguito l’Inno nazionale e l’Inno alla Gioia.
Il violinista Giuseppe Gibboni e la chitarrista Carlotta Dalia hanno eseguito La ridda dei folletti di Bazzini e l’esecuzione de La campanella di Paganini ha commosso il pubblico, ammaliato dal suono purissimo dello Stradivari suonato da Giuseppe Gibboni e dalla chitarra di Andreas Segovia imbracciata da Carlotta Dalia.
Il pianista Danilo Rea e la soprano Laura Ulloa hanno invece proposto una selezione donizettiana, Quel guardo il cavaliere dal Don Pasquale e La conocchia.
La diretta in tv e sui social per condividere la cerimonia inaugurale della Capitale della Cultura 2023
La cerimonia ha visto un’emozionante diretta televisiva sincronizzata dai teatri Donizetti di Bergamo e Grande di Brescia su Rai3, su Bergamo Tv e sul sito del giornale bergamasco L’Eco di Bergamo.
Tutte le testate locali e non solo hanno scatenato i loro social media, raccontando con dirette e scatti l’evento inaugurale di BGBS23. È probabile che nello speciale di Bergamo in diretta che sarà trasmesso il 21 gennaio su Bergamo tv, si ripercorrerà la giornata di oggi e quella, che si prospetta spettacolare, di domani. Ospiti in studio del presentatore Luca Bonzanni saranno l’assessora alla cultura Nadia Ghisalberti e Massimo Sonzogni e sono previsti collegamenti in diretta con Dino Nikpalj e con lo studio bresciano di TeleTutto.
La festa di BGBS23 di sabato 21 e la Carica dei Ventimila
In ventimila si sono iscritti ai cortei bergamaschi per la festa inaugurale della Capitale della Cultura 2023, il tetto massimo previsto per garantire la sicurezza dei partecipanti. Dalle autorità si consiglia di non arrivare in città con le proprie automobili, ma di usare i parcheggi periferici e i mezzi pubblici ATB.
La viabilità è già cambiata e gli ingressi all’area della manifestazione bergamasca saranno due: da via Camozzi e da via Tiraboschi, dove gli addetti verificheranno i QR code della prenotazione all’evento.
All’altezza del Credito Bergamasco sarà posto un maxi-schermo per la diretta dell’evento. Oltre al servizio d’ordine ci saranno anche 380 volontari a dare manforte.
Usciamo dalla bolla, è il momento, suggerisce lo spot.
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