I libri di Banana Yoshimoto sono senza dubbio tra quelli che hanno maggiormente contribuito al successo della scrittura giapponese, anche in Occidente. L’autrice vanta una ricchissima produzione, perché tra romanzi e racconti sono oltre 25 quelli tradotti in italiano. Si tratta di libri molto brevi caratterizzati dal gusto della tranquillità, del motivo che si ripete. C’è sempre un libro di Banana Yoshimoto che ancora non abbiamo letto! Ma possiamo sentirci rassicurati dal fatto che in quel racconto ci sarà sempre l‘atmosfera nipponica a cui la scrittrice ci ha abituati. Con quei personaggi così effimeri, quei paesaggi lunari, quel tono sottovoce che racconta una storia sopra le righe. E immancabilmente, alla fine di ogni libro, i ringraziamenti di Banana ai lettori.
Un invito a scoprire la cultura nipponica attraverso Banana Yoshimoto: libri da leggere
Il vero nome della Yoshimoto, nata a Tokyo il 24 luglio 1964, è Mahoko. Ma dove viene il cuoruoso curioso pseudonimo “Banana”? Qualcuno sostiene che si riferisca alla passione dell’autrice per i fiori rossi del banano. Pianta di cui tiene un esemplare nella sua casa di Tokyo. Ma è anche un nome che si pronuncia quasi allo stesso modo in tutte le lingue e si ricorda facilmente. Lei ha dichiarato di averlo scelto perché lo reputa carino.
Il suo linguaggio letterario è frutto di una rielaborazione in chiave letteraria del linguaggio dei manga giapponesi. Nei suoi libri si parla sempre di morte, solitudine, malattia, morte…Insomma tematiche particolarmente delicate e scomode, in cui scorre una vena di buddismo quà e là. Il tutto corredato da personaggi e atmosfere quasi fantasy, sebbene si tratti di racconti realistici, ma molto distanti da quelli a cui siamo abituati nel mondo occidentale.
I libri di Banana Yoshimoto esprimono una sensibilità tipicamente orientale, non sempre facile da afferrare. Perciò al lettore occidentale è chiesto un considerevole sforzo d’immaginazione ed immedesimazione. Per riuscire ad immergersi nella cultura nipponica, che a tratti può sembrarci proveniente da un’altra galassia. Perciò sono libri che aprono la mente, perchè ci chiedono di uscire dalla nostra comfort zone. E ci Invitano a scoprire mondi sconosciuti. Quelli raccontati dai libri di Banana Yoshimoto e degli altri autori contemporanei che hanno decretato con lei il successo della scrittura giapponese in tutto il pianeta.
Banana Yoshimoto, i libri più belli?
“Dolce e soave come i boccioli dei ciliegi che si schiudono” è la frase tratta da Ricordi di un vicolo cieco, che meglio si adatta a descrivere la scrittura della Yoshimoto. La penna di Banana si contraddistingue infatti per uno stile delicato, dolce, lieve. Che ben si presta a trasporre sul foglio la sensibilità dei personaggi. Con una scrittura un po’ pacata e semplice ma al tempo stesso persuasiva. Perché quasi timidamente si insinua nei cuori e nelle menti. Gettando un seme che fa venire voglia di essere coltivato. Leggendo uno dopo l’altro tutti i suoi libri.
Ecco una selezione di tre libri di Banana Yoshimoto a cui si deve gran parte del successo della scrittura giapponese !
Kitchen
“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina…”. Così comincia questo romanzo di Banana Yoshimoto. Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, e rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la famiglia si può non solo scegliere, ma anche inventare. Così il padre del giovane amico Yuichi può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità.
Su un letto di fiori
«Tra tutti i personaggi che ho creato, Miki, la protagonista di questo romanzo, è quella che suscita in me la maggiore tenerezza. Vorrei che questo romanzo riuscisse a illuminare anche le tenebre più oscure» – Banana Yoshimoto
Miki è stata trovata su un soffice letto di alghe in riva al mare, e da quel momento in poi la sua vita è stata all’insegna dell’amore. Quello degli Ohira, soprattutto, la famiglia che l’ha adottata, composta da personaggi più o meno bizzarri che gestiscono un bed & breakfast in una cittadina a strapiombo sull’oceano. Miki è così felice da sembrare quasi sciocca ma non le importa, perché ha tutto ciò che si possa desiderare. La sua quiete è però turbata da alcuni episodi inquietanti che Miki non si sa spiegare. Una strana signora che si aggira intorno alla loro casa, dei sassi misteriosi comparsi nel vialetto, dei mucchietti di ossa spuntati nel giardino della casa accanto. Insieme alla sua famiglia e al vecchio amico Nomura, Miki imparerà che la vita è più grande di quanto pensasse, che il mondo è molto più ricco di misteri e meraviglie, e scoprirà che l’amore, come l’odio, può essere il motore di storie inattese.
Sonno profondo
Queste tre storie raccontano la notte di alcuni personaggi che si trovano in una situazione di blocco, in una fase in cui il flusso regolare del tempo si è interrotto. In questa sospensione emergono i percorsi del suicidio, la decadenza dell’istituzione familiare, il ruolo della sessualità, ritratti questa volta in noir. Per suscitare una forte emozione.