L’autopubblicazione è un’opportunità sempre più scelta dalle persone che scrivono. Siano essi romanzi, saggi o libri di altro genere è facile che vengano autopubblicati. È senz’altro una via che all’apparenza sembra più semplice rispetto al passaggio attraverso Casa Editrice, ma vediamo se sia vero o meno.
Perché pubblicare un libro?
Partiamo da ciò che muove scrittori e scrittrici di ogni genere, il desiderio di pubblicazione. Oggi più che mai, pubblicare un libro è alla portata di tutti. Chi scrive, sente a un certo punto che non basta il piacere della scrittura stessa, ma desidera mostrare la propria fatica letteraria a più persone possibili.
Il self publishing.
Il self publishing, letteralmente “pubblicazione autogestita”, è una modalità di pubblicazione di libri che si è diffusa a partire dal 2000. Si riferisce all’autopubblicazione di manoscritti, ovvero alla possibilità per gli scrittori di pubblicare autonomamente i propri libri senza passare attraverso un editore. Dal punto di vista economico, il self publishing risulta più vantaggioso per gli autori, i quali non devono dividere i profitti con nessuno. Tuttavia, questa modalità presenta anche alcuni svantaggi: è difficile raggiungere un grande pubblico e i manoscritti non sempre sono ben curati.
La scelta tra autopubblicazione e editoria tradizionale.
Anche se in Italia la situazione è in cambiamento e c’è sempre meno snobismo nei confronti di chi pubblica il proprio lavoro per conto proprio, pubblicare in self publishing non è così facile. La strada da percorrere, infatti, è piena di ostacoli e la competizione è molto elevata. Prima di decidere se autopubblicare il proprio libro o rivolgersi ad una casa editrice, bisogna valutare attentamente quali siano i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna strada.
L’editoria tradizionale offre maggiore visibilità e possibilità di distribuzione a livello nazionale ed internazionale, ma i costi da sostenere sono più elevati. Ecco perché gli editori sono sempre molto cauti nel puntare su nuovi autori e autrici. Decidere di osservare l’andamento delle vendite, magari su Amazon, di libri pubblicati in self, offre l’opportunità di abbattere questi costi. Sembrerebbe, così, che chi voglia pubblicare con una casa editrice conosciuta, possa passare prima dall’autopubblicazione per poi presentarsi a un editore.
Pubblicare autonomamente garantisce di poter pubblicare successivamente con casa editrice?
Purtroppo non sempre è quello che accade. Per la legge dei grandi numeri, per una persona che ce la fa, altre mille sostano nel limbo degli autori e autrici non letti. Alcune case editrici, infatti, non sono molto felici di accogliere chi si è già pubblicato per conto proprio. C’è anche da dire che molte delle persone che utilizzano il self publishing spesso sottovalutano l’importanza di tanti passaggi. Da una correzione profonda del testo allo studio di narratologia, dalla dovuta attenzione al genere letterario alla scelta del target a cui si rivolgono.
In questo modo si ottengono dei risultati spesso mediocri. Risultati che allontanano le case editrici e i lettori e le lettrici.
Una casa editrice, invece, si prende cura del proprio autore o della propria autrice. Lo fa lavorando sul testo e sulla distribuzione dopo la pubblicazione. Purtroppo in Italia le cose sono cambiate. Dopo la grande crisi iniziata alcuni anni fa e drasticamente peggiorata dopo la pandemia del 2020, non sempre si riceve dalle case editrici tale cura. Gli investimenti sono più cauti e viene chiesto a chi pubblica di intevenire in maniera massiccia sulla pubblicità. Si chiede, attraverso il personal branding sui social e partecipando a numerose presentazioni e reading, di sostenere la casa editrice nella diffusione del libro.
Pubblicazioni su Wattpad e casi editoriali di autopubblicazione
Tra le piattaforme che offrono la possibilità di autopubblicarsi, c’è Wattpad, un social network dedicato alla lettura e alla scrittura. Grazie a Wattpad è possibile pubblicare i propri racconti gratuitamente e condividerli con milioni di utenti. Molti autori famosi hanno iniziato la loro carriera su Wattpad. Un esempio? Anna Todd, la scrittrice da milioni di vendite con il suo caso editoriale “After”. Ha prima pubblicato a puntate su Wattpad e poi le case editrici se la sono contesa.
Jamie McGuire, autrice del bestseller “Uno splendido disastro”, ha prima pubblicato in self i suoi libri e successivamente si è presentata agli editori. Forte della sua posizione è la prima autrice indipendente nella storia a raggiungere un accordo di stampa a livello nazionale con un grande rivenditore, la Walmart Inc., multinazionale statunitense, proprietaria della famosissima catena di negozi.
Un altro esempio di case editrici interessate a pubblicare libri autoprodotti sono le piccole realtà editoriali indipendenti. Spesso non sono molto conosciute, ma offrono comunque opportunità a chi vuole vedere i propri libri pubblicati.
Pro e contro.
La pubblicazione di un libro è sempre più diffusa e facile da eseguire grazie al self publishing. Non serve più un agente letterario o un editore per vedere il proprio libro pubblicato: basta un computer e qualche software per autopromuovere il proprio lavoro. In Italia la situazione non è molto diversa da quella degli altri paesi e le case editrici sono sempre più interessate a pubblicare libri autoprodotti. Tuttavia, anche se la strada è in discesa, non è facile raggiungere il successo con un libro autopubblicato.
Ecco 5 consigli su come fare per pubblicare autonomamente un libro in Italia.
- Conoscere le tendenze editoriali del momento, leggere gli ultimi libri pubblicati dello stesso genere di cui si vuole scrivere.
- Scegliere il giusto editor e correttore di bozze: un libro ben scritto è la base per ottenere un buon successo. Quindi, è importante affidarsi a un editor professionista che sappia valorizzare il tuo lavoro.
- Scrivere una buona sinossi: la sinossi è l’introduzione al tuo libro e deve convincere il lettore a continuare a leggere. Quindi, assicurati di renderla interessante e accattivante.
- Scegliere una persona competente che crei la copertina del tuo libro. La copertina è il primo aggancio che avrai con chi legge.
- Creare un bel booktrailer: il booktrailer è un video che presenta il tuo libro e i suoi personaggi principali. Può essere molto utile per attirare l’attenzione dei lettori.
In sostanza, è sempre meglio rivolgersi ai professionisti del settore per poter essere indirizzati al meglio. Autopubblicarsi non significa lasciar fare al caso o – ancora peggio – dare meno importanza al proprio lavoro editoriale. Il self publishing è una scelta precisa che va fatta con cognizione di causa e molta determinazione.