Ascoltare un libro è un’abitudine sempre più diffusa fra i lettori. Probabilmente perché è una soluzione che permette di godere del piacere di una buona narrazione anche mentre si guida, mentre si prepara la cena o semplicemente ci si rilassa a occhi chiusi. Ascoltare un grande classico come un Audiolibro Promessi Sposi di Alessandro Manzoni è una scelta emblematica per la fase di profondo cambiamento che stiamo vivendo.
Quasi tutti hanno già potuto leggere la storia di Renzo e Lucia durante gli anni della scuola o hanno visto alcuni dei film o delle serie televisive a puntate che ne sono stati tratti. I colpi di scena non possono più essere considerati tali ed è importante concentrarsi sulla narrazione per cogliere le sfumature, mentre si ascolta una storia della quale già si conosce l’andamento.
L’importanza della voce
Per ascoltare il grande classico è importante scegliere una voce che ci appassioni e che ci coinvolga. Le varie App in abbonamento per ascoltare gli audiolibri propongono diverse versioni dei grandi classici e I Promessi Sposi non fa differenza. Su Audible, ad esempio, troviamo ben cinque possibilità, ognuna con un diverso narratore.
La voce impostata di Claudio Carini impiega 25 ore e 33 minuti per enunciare la versione integrale (Recitar Leggendo Audiolibri, novembre 2013). Quella posata e squillante di Paolo Poli procede per 30 ore e 44 minuti, lasciano più respiro al lettore (Emons Edizioni, ottobre 2015). Ginzo Robiginz narra dei due sventurati sposi per 29 ore e 35 minuti (Lindhard og Ringhof, gennaio 2021). Silvia Cecchini, unica voce femminile, ci accompagna nelle terre lombarde per 24 ore e 56 minuti (Collina d’Oro, giugno 2010). La voce profonda di Moro Silo intrattiene l’ascoltatore per 26 ore e 25 minuti (Il Narratore s.r.l., maggio 2010).
La sesta versione è un riassunto a due voci, quelle di Luciano Simonelli e Claudio Pina, che in 53 minuti propongono un estratto della storia completa (Simonelli Editore s.r.l., aprile 2016).
Audiolibro Promessi Sposi: uno strumento innovativo che ci dona la possibilità di rimanere connessi alle nostre radici, alla nostra cultura, mettendo la tecnologia al servizio della persona.