La diffusione degli audiolibri è in crescita continua, con un incremento particolarmente forte negli ultimi 12 mesi: autori e lettori sono a caccia di voci ed emozioni
La nuova frontiera dei social è Clubhouse, in cui si interagisce a voce. La nuova frontiera dell’informazione sono i podcast, tramite i quali si può approfondire ogni argomento. E la nuova frontiera dell’editoria, manco a dirlo, sono gli audiolibri. Secondo Il Giornale della Libreria,
il 2020 è stato l’anno della consacrazione della «voce». Complice la pandemia (che da un lato ha forzatamente riorganizzato il nostro tempo, dall’altro ha agito da catalizzatore di processi tecnologici, digitali e sociali) la diffusione dei prodotti audio […] ha conosciuto una significativa accelerazione. I dati AIE sulle performance del mercato editoriale nel 2020 parlano, per l’Italia, di una crescita dell’audiolibro del 94% rispetto all’anno precedente. E di un fatturato da 17,5 milioni di euro.
Alessandra Rotondo, “Sei pronto per pubblicare il tuo prossimo audiolibro?”, su Il Giornale della Libreria, 18 febbraio 2021
Servizi di streaming e store online fanno a gara per offrire un ampio catalogo di libri da ascoltare, letti da voci di attori e lettori professionisti. Il più noto è Audible, che appartiene ad Amazon e vanta una library con oltre 200.000 titoli; ma anche Kobo ha una selezione di audiolibri, senza poi dimenticare Storytel, Google Play Libri, Spotify e il servizio dedicato di Apple che si chiama semplicemente Libri. Alcuni di questi servizi usano la formula “all you can listen” basata su un abbonamento mensile, altri vendono il file audio da ascoltare. Ci sono anche le app gratuite, come LibriVox o Audiobooks, e le ottime letture messe gratuitamente a disposizione da RaiPlay dall’archivio di Ad alta voce, il programma di Rai Radio 3 dedicato appunto agli audiolibri.
Ascoltare invece di leggere è un po’ barare?
C’è chi ha dei dubbi sul fatto che ascoltare un audiolibro sia davvero equivalente (in termini di comprensione e godimento) alla lettura di un libro cartaceo, ma in realtà non c’è moltissima differenza fra le due opzioni: anzi, per certi versi l’audiolibro è anche più immediato, perché bypassa le operazioni di decodifica che, durante la lettura tradizionale, il nostro cervello compie per “tradurre” i segni sulla carta in suoni e poi in concetti. Inoltre, secondo l’AIE, c’è “una correlazione positiva importante tra lettura e ascolto: chi ama le storie tende a cercarle infatti in più media e formati, infittendo la propria routine di fruizione piuttosto che sostituendo un consumo con un altro” (Alessandra Rotondo, ibid.). Quindi, chi ascolta di più finisce anche per leggere di più, in un circuito virtuoso. Si può anche ascoltare mentre si legge: lo fanno ad esempio le persone che vogliono imparare meglio la pronuncia di una lingua straniera, o i bambini che si lasciano guidare, proprio nella lettura, dalla voce che sta recitando il libro.
Soprattutto, l’audiolibro si adatta particolarmente bene al multitasking, ovvero se ne può fruire mentre si è impegnati in altre attività che non comportino particolare concentrazione. Si può ascoltare un audiolibro mentre si fa una passeggiata, mentre si guida, si cucina o si lavano i piatti, mentre si fa del giardinaggio o si è intenti alle pulizie di casa: servono solo un paio di cuffie e la propria app di audiolettura preferita. Per chi poi lavora molte ore davanti allo schermo di un computer o immerso in documenti e scartoffie, è bello poter riposare gli occhi e godersi il romanzo preferito in totale relax: un modo niente male per concludere la giornata.