Inizia con The Making of WandaVision la serie dei documentari che portano gli spettatori dietro le quinte di film e serie tv del Marvel Cinematic Universe
L’annuncio risale a circa un mese fa ed era stato accolto con entusiasmo dai fan, alcuni dei quali ancora “scottati” dalla delusione di Legends. La prima puntata di Assembled è andata in onda ieri, ovvero una settimana dopo la conclusione di WandaVision nonché una settimana prima del debutto di The Falcon and the Winter Soldier, ed è in effetti riuscita a chiudere il cerchio abbinando, a una serie che è già considerata da molti un capolavoro di invenzione televisiva, un prodotto documentaristico davvero meritevole.
La nuova serie di documentari speciali va dietro le quinte delle serie e dei film del MCU, seguendo a ogni passo i registi, il cast, la troupe e gli eroi Marvel. “Assembled” accompagnerà gli spettatori attraverso produzioni come “WandaVision”, “The Falcon and the Winter Soldier” e “Loki”, con riprese esclusive dal set. Vi unirete ai registi e a star come Scarlett Johansson e Jeremy Renner mentre spiegano in dettaglio la genesi del film di “Black Widow” e della serie di “Hawkeye”.
Dall’annuncio di “Assembled” sul sito ufficiale Marvel
Si tratta, tutto sommato, dell’equivalente televisivo dei contenuti speciali che di solito si inseriscono nelle versioni in DVD e blu-ray dei prodotti video più prestigiosi: cofanetti, special edition, box tematici. Comprensibile che questi contenuti stiano migrando verso lo streaming, dal momento che quest’ultimo sta prendendo il posto, mano a mano, degli altri canali distributivi come il cinema, l’home video, per certi versi anche il web.

Making of, interviste, contenuti inediti: Assembled funziona
The Making Of WandaVision è, dicevamo, la prima puntata della nuova docuserie. Piazzata strategicamente a metà strada fra la conclusione della prima serie tv figlia di Avengers: Endgame e l’inizio della seconda, contiene interviste a tutti gli interpreti principali, agli showrunner, agli autori della colonna sonora, alle responsabili degli effetti speciali. Molta attenzione viene riservata al lavoro certosino compiuto su abbigliamento, acconciature e scenografie di ogni singola puntata in cui si svolge la sit-com fittizia che vedeva Wanda e Visione protagonisti. L’interno della casa è stato costruito all’interno di un set e, mentre la struttura basilare rimaneva la stessa (a sinistra il salotto, a destra la cucina, sullo sfondo la scala che porta al piano di sopra), l’aspetto esteriore e l’arredamento cambiavano a ogni puntata, iniziando con lo stile degli anni Sessanta per poi avanzare di un decennio alla volta, modificando di conseguenza colori, carte da parati, rifiniture della ringhiera, tappeti, poltrone, stoviglie.
Molto interessanti anche le parti strettamente supereroiche, in cui agli spettatori vengono mostrate le strutture con cavi e imbragature per simulare il volo dei personaggi («credo sia la prima volta che alla Marvel hanno dovuto organizzare una sequenza così lunga e così impegnativa con tutti i personaggi in volo», dice Elizabeth Olsen che interpreta Wanda), gli enormi ventilatori per muovere i capelli e i mantelli, gli assistenti di scena che intervengono per piccole modifiche tra una ripresa e l’altra, i fili invisibili lungo cui si muovono gli oggetti manipolati dai poteri telecinetici di Wanda. Un’ora di documentario che passa in un attimo, soddisfa tante curiosità e ne fa nascere altre; speriamo vengano soddisfatte dalle prossime puntate, in arrivo ogni volta che una nuova serie si concluderà o un nuovo film Marvel farà il suo debutto.