Il presidente della Commissione Cultura alla Camera dei deputati Federico Mollicone annuncia l’inizio dei lavori sulla proposta di legge antipirateria.

Legge antipirateria: i numeri del sottratto e delle frodi informatiche
«I dati confermano un aumento, nell’ultimo anno, dell’incidenza complessiva della pirateria tra la popolazione adulta, che si attesta al 43 per cento. Di fatto, l’impatto della pirateria sull’economia del mondo del libro ed editoriale è molto alto: i libri piratati costano al mondo del libro 771 milioni di mancato fatturato, pari al 31 per cento del valore complessivo del mercato al netto di editoria scolastica ed esportazioni».
Questi i numeri illustrati dal presidente della Commissione permanente. Un serie importanti di fatturati mancati che ha spinto quindi la Commissione a prendere in esame la suddetta proposta di legge.
Le modalità di applicazione e le sanzioni previste dalla futura legge però, al momento, non sono note, e si ipotizza in ogni caso un lavoro lungo e articolato.
Il mondo digitale, con la sua natura fluida capace di sparigliare le carte in gioco, rende sicuramente più complessa tutta l’operazione.

Legge antipirateria: in aiuto le nuove tecnologie?
A coadiuvare i lavori della Commissione Cultura forse potrebbe venire in aiuto l’impiego di tecnologie di ultimissima generazione. Ad esempio, la blockchain si è dimostrata già una volta in grado di gestire in maniera più che egregia i protocolli di sicurezza sulla correttezza e l’inviolabilità di catene di dati registrate e certificate.
L’uso dei cosiddetti Smart Contract potrebbe difatti essere un aiuto imprescindibile per la lotta alla pirateria selvaggia, che, come visto nei numeri, affligge in maniera vistosa il mondo del libro.
Non resta che aspettare e vedere le modalità con cui verrà posto in essere l’argine alla frode, soprattutto informatica, che sottrae ogni importanza al diritto d’autore e al giusto riconoscimento patrimoniale per le opere dell’ingegno e dell’arte.