Va alla scrittrice francese Annie Ernaux l’importante riconoscimento dell’Accademia di Svezia. Le motivazioni: “Per l’acutezza clinica attraverso cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”.
Annie Ernaux: una voce autorevole per la cultura in Francia
Annie Ernaux è stata insignita oggi dall’Accademia di Svezia del Premio Nobel per la Letteratura 2022. La scrittrice francese si conferma una delle voci più autorevoli nel campo della cultura e della parola. Tradotta e studiata in tutto il mondo – in Italia le sue opere sono pubblicate dalla casa editrice L’Orma – Annie Ernaux, oggi ottantaduenne, è la diciassettesima donna a vincere il Premio Nobel per la Letteratura. Nel 2021, a ricevere l’importante premio fu Abdulrazak Gurnah.
Biografia
Nata in Francia nel 1940 a Lillebonne, in Normandia, nel 1974 pubblica per la prima volta: il suo esordio letterario è Les armoires vides, un romanzo autobiografico. In seguito, nel 1984, ottiene il Prix Renaudot con La place. Tanti i successi pubblicati nel corso degli anni, la sua penna è particolarmente amata quando questa autrice racconta, con tratto magistrale, le sue esperienze più intime, trasformandole in espedienti narrativi che descrivono e raccontano i cambiamenti profondi di un’intera società. Nel 2008 esce Les années, premiata narrazione che trova radici nel vissuto dell’autrice, un percorso che parte da lontano, dalla Grande Guerra, e che arriva fino a oggi.
Temi intimi di carattere universale
L’autobiografia ha rappresentato, per Annie Ernaux, un modo per dare una collocazione universale alla sua storia personale. Figlia di modesti commercianti, gestori di un bar drogheria, studia fino ad ottenere l’abilitazione all’insegnamento. Questo cambiamento di status inciderà molto sul suo stile e sul suo impegno politico e sociale. La scrittrice dovrà infatti gestire i sensi di colpa derivanti da ciò che ai suoi occhi appare un tradimento, ossia entrare nella classe dei “dominanti”. Il forte legame mantenuto con l’ambiente sociale d’origine si è tradotto nel suo impegno politico a favore dei popoli oppressi e delle minoranze a in lotta per i propri diritti e libertà.
Attraverso le sue opere, la vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura 2022 racconta alcuni degli avvenimenti che hanno segnato la sua vita, come un aborto clandestino in L’Événement, dal quale nel 2021 è stato tratto il film per la regia di Audrey Diwan che ha vinto il Leone d’oro al miglior film alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La storia d’amore con un amante russo ha ispirato Passione semplice, la morte di sua madre Una vita di donna e la lotta contro il tumore L’Usage de la photo. Dalla monotonia del matrimonio, gabbia per la perfetta casalinga degli anni Settanta, l’autrice ha tratto linfa per La Femme gelée.
Anche l’io più intimo appartiene al sociale
Il successo letterario di Annie Ernaux conferma che si possono scrivere opere mirabili partendo dalle proprie esperienze personali, così come ha fatto un’altra autrice Premio Nobel, Grazia Deledda. Rendere una storia individuale un’autobiografia collettiva è il frutto di un’elaborazione del concetto di autobiografia stesso. Dalle parole della stessa autrice: “Anche l’io più intimo appartiene al sociale”.
È il caso di dire che Annie Ernaux ha dato origine a una produzione letteraria ricca come può esserlo una vita intera.
I nomi in lizza per il Premio Nobel della letteratura 2022
Chi erano gli altri papabili dell’illustre riconoscimento?
È bene tenerli a mente, dato che i loro nomi ricorrono di anno in anno: l’autore giapponese Haruki Murakami; lo scrittore angloindiano Salman Rushdie, celebre per il suo Versetti satanici; la penna d’oro dell’horror Stephen King; l’americano Don DeLillo, autore di Underworld; il francese Michel Houellebecq, autore della raccolta Interventi, considerato politicamente scorretto. A questi nomi si aggiungono Milan Kundera, Peter Nadas, Chimamanda Ngozi Adichie, Edna O’Brien.
Per l’Italia il nome di punta era quello di Elena Ferrante.