I libri hanno un odore unico e chi ama leggere lo sa. Ma perché amiamo annusare i libri e a cosa è dovuto il loro profumo?
In biblioteca o in una libreria, mentre appaghiamo lo sguardo attraverso l’analisi della copertina e poi il tatto, sfiorando le pagine del volume che teniamo tra le mani, arriva quel momento. Quello che per istinto attiva un’attrazione incontrollabile che ci porta ad annusare i libri.
Non serve mentire, ogni lettore l’ha fatto almeno una volta nella vita. Se anche tu ami annusare i libri sappi che Il motivo c’è ed è spiegato dalla scienza.
Lo sappiamo benissimo, annusare i libri è un piacere che chi ama leggere scopre fin da bambino, perfino con i tanto odiati libri scolastici o con il diario acquistato a settembre per l’inizio della scuola.
Perché amiamo annusare i libri?
Non si tratta di una mania o di un’ossessione perché è una pratica davvero comune e giustificata. Sono proprio gli stessi libri ad avere un profumo riconoscibile e diversificato in base alla loro data di pubblicazione. E tutto questo ha anche un nome, una parola che sembra antica ma che è in realtà un neologismo della lingua italiana: bibliosmia, ovvero il piacere provato da chi annusa i libri.
Il profumo dei libri? Questione di chimica
La caratteristica profumazione non ha suscitato solo la curiosità di chi ama circondarsi dei più disparati volumi ma ha stimolato anche l’interesse di un chimico inglese che ha voluto studiare il fenomeno: Andy Brunning. Lo scienziato ha cercato la risposta al piacere di annusare i libri e ci è riuscito tramite una pubblicazione sul suo blog Compound Interest.

Come è ben evidenziato nell’infografic,a i libri che sanno di “nuovo” devono il loro odore all’insieme dei materiali di cui sono composti: carta, inchiostro e colla di rilegatura. Il loro profumo è meno intenso rispetto a quelli antichi ma risulta comunque attraente per qualsiasi lettore.
Il profumo dei libri antichi
Se per i volumi più recenti il discorso è legato ai nuovi materiali di cui sono composti quando parliamo di libri datati o addirittura, volumi antichi, il motivo per cui è piacevole annusarli trova un’ulteriore spiegazione.
In questo caso il loro inconfondibile profumo è dovuto soprattutto alla cellulosa e alla lignina contenuti nella carta che, degradando nel tempo, non solo la ingialliscono ma le permettono di rilasciare degli specifici composti organici che creano l’inconfondibile aroma.
Un libro è praticamente vivo e invecchiando come un buon vino, rilascia un particolare profumo che identifichiamo come l’odore tipico dei libri. Secondo gli studi del Chimico inglese le componenti che definiscono questo aroma sono formate da benzaldeide (che ricorda la mandorla), dalla vaniglia, dall’etilbenzene e l’etilesanolo che producono fragranze dolci e infine, dal profumo di fiori.

Gli eBook reader e l’assenza del profumo di libro
L’odore dei libri è uno dei principali motivi per cui molti lettori sono ancora restii all’utilizzo di eBook reader. Nonostante la praticità, la leggerezza e la potenziale quantità di libri che possono contenere, attualmente non sono ancora in grado di colmare questa particolare esigenza. Una buona motivazione per spingerci alla conversione verso il libro digitale è la scelta di alcune aziende che in commercio ci permettono di trovare candele e profumi che emulano questo odore. Un buon compromesso che fa bene a noi e all’ambiente.
Annusare i libri per evocare ricordi
Oltre alla questione legata al gradevole profumo, soprattutto dei volumi antichi, un motivo che spiega il fenomeno di annusare i libri fa parte anche del vissuto personale di ognuno. Gli odori e i profumi si legano ai ricordi. Non a caso esiste la memoria olfattiva, una specifica sfera del cervello che è in grado di connettere odori e ricordi nell’immediato.
Prova a pensarci e chiudi gli occhi, sarai sicuramente capace di evocare ricordi legati a un libro in particolare, magari quello che ti leggeva la nonna, oppure quello su cui hai versato tante lacrime fino a consumarlo.
E tu, quali ricordi olfattivi hai in merito ai libri?