Aleph significato: la stilizzazione della sua testa ha dato vita al segno grafico che oggi noi utilizziamo per indicare la prima lettera dell’alfabeto. L’aleph viene quindi prima dell’ABC. Viene prima di qualsiasi altra cosa nella parola scritta, ne è il principio e l’essenza.
Il mio intento è quello di darvi gli strumenti indispensabili per evitare gli errori più grossolani che si fanno realizzando la veste grafica di un prodotto editoriale. Ci sono delle basi da cui partire per poter creare qualcosa di fruibile per il lettore. Si tratta di piccoli accorgimenti o anche di scelte di grande impatto che cambieranno la vostra consapevolezza verso questo aspetto troppo spesso sottovalutato della filiera editoriale. Un ottimo testo con una copertina incomprensibile e con errori di battitura non avrà vita facile nella giungla della distribuzione.
Aleph significato: La spaziatura
“ Ela voce ,dentro, comincia a farsi grossa, la testa cominciaa rimbombarti come un locomotore , senti l’ eco delletue parole,un fischio lungo che rimane . Ma siccome non sei muto,la voce piglia e una mattina esce , si fa un giro. Esce !( Urla,ulula come un cane notturno. ) Ed è una voce brutta ,che sputa contro tutti .”
Aleph significato. C’è qualcosa di strano in questo testo? Non è affatto semplice né tanto meno piacevole leggere un testo con le spaziature errate. Quella barretta lunga sulla tastiera che pigiate con facilità con entrambi i pollici ha un grande valore. Separa le parole, supporta la punteggiatura e la corretta formattazione del testo. Va usato sempre un solo spazio per volta: mai due o tre o più in sequenza. Questo causa squilibri nel testo impaginato, per spostare, allineare o rientrare le parole esistono appositi strumenti in ogni programma di impaginazione.
Lo spazio va sempre inserito dopo la punteggiatura, mai prima, fatta eccezione per la parentesi aperta che lo chiama prima (per rimanere legata alla prima parola della frase fra le parentesi). Le virgolette consideratele “cugine” delle parentesi: seguono lo stesso criterio.
Ricordate inoltre che lo spazio indica alla formattazione automatica dove andare a capo: impossibile pensarlo quindi prima di una virgola che rimarrebbe sola soletta all’inizio della riga successiva, lontana dal suo periodo e quindi impossibile da leggere.
Lo spazio non va mai inserito prima o dopo l’apostrofo se deve legare insieme due parole, ma gli va lasciato un po’ di spazio subito dopo quando indica un’elisione.
“E la voce, dentro, comincia a farsi grossa, la testa comincia a rimbombarti come un locomotore, senti l’eco delle tue parole, un fischio lungo che rimane. Ma siccome non sei muto, la voce piglia e una mattina esce, si fa un giro. Esce! (Urla, ulula come un cane notturno.) Ed è una voce brutta, che sputa contro tutti.” (Da “Zorro” di Margaret Mazzantini)
Se ti è piaciuto il nostro articolo iscriviti alla nostra newsletter.
Erna Corsi