L’attore e regista Francesco Nuti è morto la mattina del 12 giugno, un dolore per il cinema che forse, per una concomitanza del destino, rischia di essere oscurato dalla morte di un altro personaggi, Silvio Berlusconi.
Francesco Nuti si è spento presso la clinica Villa Verde, dove viveva ormai da qualche anno. La famiglia chiede il giusto riserbo.

Francesco Nuti: cinema e televisione dagli anni Settanta
Dalla fine degli anni Settanta e per tutti gli anni Ottanta, Francesco Nuti ha marcato egregiamente la sua presenza tra cabaret, cinema e televisione, prima come componente del trio i Giancattivi, insieme ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci, poi come solista e sceneggiatore nei film di Maurizio Ponzi. Gli anni Ottanta costituiscono un fiore all’occhiello della sua carriera, con la vittoria del David di Donatello e il Nastro d’Argento per il film Io, Chiara e lo Scuro.
Fino al 1994 colleziona successi come attore, compositore e regista, ma con OcchioPinocchio inizia un declino, un inciampo che sembra quasi mettere fine alla magia, interrompere il ritmo della creatività vincente.
L’alcolismo, l’incidente. Francesco Nuti fino a oggi
Come si reagisce ai fallimenti? Le risposte sono tante e tutte molto personali. Francesco Nuti ha avuto, a seguito del declino, problemi di alcol che ne hanno forse condizionato il rendimento ma che non hanno mai fatto venir meno l’affetto del pubblico e degli amici di sempre.
Come una spirale discendente, l’incidente del 2003, la caduta dalle scale violentissima che lo porta in coma profondo. Nuti sfiora il non esserci più, ma poi si sveglia, intraprende la riabilitazione.
La vita di Francesco Nuti, della splendida persona che era, nonostante le difficoltà, si evince dall’affetto della famiglia, del fratello Giovanni, delle amicizie che mai l’hanno abbandonato. La sua bravura, tale da restare impressa anche anni dopo il ritiro dalle scene, viene celebrata con l’attribuzione del Premio Crocitti alla carriera, nel 2017, ritirato dalla figlia e tutrice legale Ginevra.
Su di lui, il fratello Giovanni ha curato un libro, divenuto poi anche opera teatrale: Francesco Nuti: andata, caduta e ritorno.