Ada d’Adamo è morta a 55 anni il 1 aprile, a seguito di una grave malattia. La donna aveva avuto, solo due giorni prima (il 30 marzo 2023) la notizia che il suo primo romanzo Come d’aria, Elliot edizioni, è tra i 12 che hanno avuto accesso alla fase finale del Premio Strega.
Ada d’Adamo, vita d’artista
Ada d’Adamo aveva un background artistico: ballerina, ha studiato prima presso l’Accademia Nazionale della Danza, e si è laureata poi in Discipline dello Spettacolo. La sua produzione letteraria non inizia con il romanzo in gara al Premio Strega, ma la donna era precedentemente autrice anche di diversi saggi a tema di danza e teatro. Ada d’Adamo ha collaborato anche con la casa editrice Gallucci in veste di editor. La scrittrice, nata nel 1967, abruzzese di nascita, viveva a Roma ormai da tempo, e lottava da anni contro un tumore.
Come d’aria, il romanzo tra i 12 finalisti del Premio Strega
Come d’aria, il romanzo di Ada d’Adamo, è il frutto di un lavoro durato dieci anni. Iniziò tutto con una lettera a “Repubblica” indirizzata a Corrado Augias. Lì il tema era l’aborto, difeso dalla donna a seguito della sua esperienza personale: era madre di una bellissima bambina, tuttavia la piccola presentava una malformazione cerebrale non diagnosticata in tempo. A dispetto di come poi si sono sviluppate le cose, sapere della condizione della bambina in anticipo avrebbe di certo condizionato la scelta della d’Adamo.
Come d’aria, il libro edito Elliot, parla non soltanto di questo ma anche della vita di Ada d’Adamo. Come d’aria è la storia di Ada e Daria, la prima madre e la seconda figlia. Daria è una bambina particolare, presenta gravi problemi che non la rendono autosufficiente; sua madre Ada scopre, alle soglie dei 50 anni, di avere un tumore.
Il libro di Ada d’Adamo è un racconto intimo, una narrazione che si snoda attraverso i corpi di madre e figlia; sono momenti di lotta e sconforto, è vero, ma anche teatri di gioie inaspettate, commozione e tenerezza.
Come d’aria, di Ada d’Adamo, è ancora in gara per il Premio Strega
La Fondazione Goffredo e Maria Bellonci ha rilasciato una dichiarazione in merito a Come d’aria: il libro resterà in gara e potrà ancora vincere l’ambito premio letterario. Una decisione giusta, scevra da buonismi di sorta: poiché la letteratura e la parla sono le protagoniste dello Strega, è giusto che il romanzo, vero concorrente della gara resti dov’è.