Ha fatto scalpore e polemica la proposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Per incontrare le esigenze delle famiglie, l’esponente della Lega ha proposto l’apertura estiva delle scuole su base volontaria.
Durante un colloquio con “La Stampa”, infatti, il Ministro ha dichiarato che lo spirito della proposta nasce proprio dalle esigenze delle famiglie in difficoltà: nell’era dei genitori che lavorano, infatti, è sempre più difficile assicurare la presenza mattutina di un adulto in casa senza ricorrere a campi estivi o babysitter.
Apertura estiva scuole: in cosa consiste la proposta
Sicuramente la proposta del Ministro Valditara è interessante e aprirebbe alle scuole la possibilità di sperimentare e spaziare un diverso tipo di insegnamento. Al via, dunque, recuperi e potenziamenti di diversa natura, specialmente per quanto riguarda la fascia delle scuole elementari e medie che più soffre, d’estate, il problema di lasciare i bambini in solitudine, a casa.
L’idea è quella di garantire ai ragazzi la possibilità di recuperare o potenziare le loro competenze, facendo in modo che, anche in piena estate, ci siano spazi di approfondimento, studio, formazione.
Giuseppe Valditara
Secondo il Ministro Valditara, i soldi ci sono: infatti «erano stati stanziati 100 milioni di euro nel biennio, in modo da consentire l’apertura estiva di 2.800 scuole. A quei soldi ne abbiamo aggiunti altri, prendendoli da fondi contro la dispersione scolastica, e così abbiamo avviato progetti in altri 768 istituti» dichiara durante il colloquio a “La Stampa”.
Tenere le scuole aperte anche d'estate, su base volontaria, per venire incontro alle necessità delle famiglie di lavoratori. E' la proposta del ministro dell'Istruzione e merito Giuseppe Valditara #ANSAhttps://t.co/QoO61MocgS
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) July 22, 2023
La proposta del Ministro Valditara quale nodo vuole sciogliere e quali domande fa sorgere?
Non è un mistero che l’Italia sia in difficoltà dal punto di vista lavorativo e demografico. La natalità è molto bassa e proprio questo dato sembra essere una delle grandi preoccupazioni del governo Meloni che cerca di supportare in questo modo le famiglie.
Vien da chiedersi, però, se le scuole italiane siano attrezzate per un’apertura estiva, laddove la crisi climatica rende difficoltoso mantenere alta la soglia dell’attenzione; oltre questo, vi è il problema dell’attrezzatura: non sempre infatti gli istituti sono adeguati al tipo di istruzione che si si vuole dare ai giovani studenti.
L’Italia è attrezzata per un’eventuale apertura estiva? O, come propongono spesso i genitori, non sarebbe il caso di riformulare l’intero calendario scolastico?