Generi letterari: da dove nascono? Perché si sono affermati? Quali caratteristiche hanno? Ecco 5 saggi da leggere per chiarirsi le idee.
Una corposa introduzione
Il testo letterario. Generi, forme, questioni è un volume collettivo edito da Carocci e curato da Emilio Russo, che può ben aprire la nostra selezione di 5 saggi da leggere. È una lettura semplice? No, è un testo universitario, non una lettura da comodino. Ma è utile per un’introduzione sui meccanismi linguistici e culturali che hanno portato nel tempo alla costituzione di generi e filoni. I singoli saggi non sono disposti in un ordine che permetta di collegarli, anzi sembrano del tutto indipendenti l’uno dall’altro. In questo modo offrono una panoramica di approcci variati ed eterogenei, per rendere la critica e la storiografia letteraria meno monolitiche e più accessibili.
Due raccolte di saggi di Umberto Eco
Passando al secondo e al terzo fra i nostri 5 saggi da leggere, ne citiamo due scritti da Umberto Eco. Sono usciti da decenni, ma mantengono la concretezza dell’approccio e la chiarezza dello stile. Il primo è il celebre Apocalittici e integrati; l’altro, un po’ meno noto, si intitola Il superuomo di massa. In entrambi si alternano contributi leggeri ad altri più impegnativi, argomenti d’élite ad altri più accessibili. Ma la parte importante è il metodo: intanto la capacità di applicare all’arte, alla narrativa e alla comunicazione, approcci mutuati da altre discipline, spesso scientifiche. E poi il rispetto e l’interesse acuto verso fenomeni sociali e letterari che, anni fa ma non solo, venivano bollati come popolari e quindi insignificanti. I brevi saggi contenuti in queste due raccolte invece li trattano, li sezionano, li spiegano.
Fra i 5 saggi da leggere, 2 che sono agli antipodi
Divertiamoci un po’ e lavoriamo per opposizione. Da una parte vi proponiamo un saggio corposo come Americana. Libri, autori e storie dell’America contemporanea, di Luca Briasco, editore Minimum Fax. Il titolo parla chiaro, qui si parla del cosiddetto Grande Romanzo Americano. E si attraversano correnti come il postmoderno, il minimalismo, l’avanguardia: mescolati, ripresi e shakerati. Imprescindibile, per chi voglia capire qualcosa in più delle poetiche e delle passioni che hanno generato scrittori come Franzen, King, Roth, Strout, Tartt. Dall’altra parte un volumetto snello a cura di Marina Lenti, pubblicato da un editore minuscolo come Runa Editrice: Il fantastico nella letteratura per ragazzi. Contiene contributi che spaziano (anche, ma non solo) fra i libri per ragazzi, di genere fantasy e urban fantasy, più popolari, più modaioli, più commerciali, più imitati, più sdolcinati… insomma più meritevoli di analisi. Perché la popolarità ha sempre radici profonde, ed è giusto studiarle per bene.