Il conto alla rovescia scandito dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile continua, e anche l’editoria sta adottando diverse pratiche green. Dall’utilizzo di materiali eco-compatibili, all’attenzione agli sprechi nella produzione, arrivando alla pianificazione di valide alternative: tra questi si trovano 5 pratiche da adottare assolutamente nel 2023.
Produzione a “chilometri zero”
Il trend parte dall’agricoltura, con i mercati contadini che propongono i prodotti delle aziende locali, per poi estendersi ad altri settori tra cui, appunto, l’editoria. Wetlands, realtà veneziana di recente costituzione, si avvale di professionisti operanti sul territorio per la produzione dei libri. Stop a immissioni legate al trasporto con il vantaggio di favorire l’occupazione locale.
Carta e inchiostro
Tra le pratiche green da adottare in editoria per il 2023, alcune includono scelte cruciali sui materiali basic. L’ultimo anno ha messo a dura prova gli editori, con l’aumento dei costi della carta. Tuttavia resta un materiale irrinunciabile.
La già citata Wetlands stampa libri in carta eco-sostenibile, come fa anche Interlinea. Tra le carte, quelle prodotte con alga e con mais. Non mancano le certificate che compongono i testi di Mondadori, realtà che da diversi anni si è rivolta alla missione ecosostenibilità.
Non c’è carta senza inchiostro e quelli sostenibili, prodotti con materie prime rinnovabili, quali oli vegetali o resine naturali, sono sempre più richiesti. Si cerca, invece, di accantonare quelli basati su materie sintetiche e derivanti dal petrolio: un ritorno alle origini dell’inchiostro, altra pratica green da adottare in editoria nel 2023.
Distribuzione… a pedali
L’opzione non è praticabile per le realtà presenti su tutto il territorio nazionale, ma di certo può essere una valida alternativa in locale. L’utilizzo di corrieri in bicicletta da parte di Iperborea è tra le peculiarità della casa editrice che si avvale di una politica aziendale attenta agli approvvigionamenti energetici e alla razionalizzazione della logistica.
Stop agli sprechi
Può sembrare generico, in realtà ridurre ai minimi termini gli sprechi, ha molte implicazioni: razionalizzare le dinamiche di stampa prevedendo formule specifiche per le tirature; ridurre i consumi energetici legati a tutto il processo produttivo; avvalersi di fornitori di gas ed energia rinnovabili; eliminare la plastica. Gli editori citati e molti altri si stanno rivolgendo a questa pratica per il 2023 e gli anni a venire.
Digitale is the new… green?
Ultimo punto ma non per importanza, anzi, da evidenziare. Gli ebook come alternativa valida: meno costosi e meno ingombranti dei cartacei, possono essere contenuti in diversi esemplari sul lettore.
Certo, resta il fatto che sono strumenti alimentati dall’energia elettrica e non è facile per molti lettori rinunciare al tocco e al profumo della pagina, ma l’opzione può essere valida nel quadro di un adeguato piano editoriale. E se la paura è legata alla pirateria, si ricorda la diffusione degli NFT, con interessanti implicazioni in diversi settori.
Obiettivo 2030: il ruolo dell’editoria per un futuro ecosostenibile
Strutturata in 17 obiettivi, detti goals, inquadrati in un più ampio programma di 169 traguardi associati: questo il succo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi di 193 Paesi componenti delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea generale ONU, ha richiamato gli operatori politici, economici e sociali, nonché i cittadini, all’assunzione di grandi responsabilità verso il pianeta.
L’agenda si configura come uno strumento che associa il green all’inclusività e all’eliminazione delle discriminazioni, configurando nuovi rapporti tra l’uomo e la natura.
Altro documento interessante, la “Dichiarazione di Pamplona-Iruñea” dell’International Alliance of Independent Publisher, del 2021. 800 case editrici indipendenti di 55 paesi del mondo stilano dei punti che pongono al centro la sostenibilità ambientale, insieme ad altri, allineati all’Agenda 2030.
5 pratiche green per un’editoria migliore
L’editoria assume un ruolo cruciale, in quanto divulgatrice dei nuovi valori culturali; da lì la necessità di sposare azioni coerenti alla vision, tracciando nuove strade esemplari. L’adozione di queste cinque pratiche green nel 2023 presuppone che ogni scelta, anche la più piccola, possa innescare la catena del cambiamento.
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