Scrivere la sinossi per una casa editrice è tra le sfide più grandi, per gli autori. La sinossi è il paratesto fondamentale per parlare a un editore del romanzo che hai scritto. Si tratta di un riassunto della tua opera comprensivo di colpi di scena e finale.
Sinossi libro: perché si scrive?
Il motivo per cui è importante inviare il tuo romanzo insieme alla sinossi è semplice: gli editori ricevono decine di testi ogni giorno e leggere nella sua completezza tutto il materiale in arrivo è un’impresa impossibile. La sinossi è quindi il tuo biglietto da visita e serve all’editore per capire fin da subito se il tuo scritto può o meno essere preso in considerazione. Vista la sua grande importanza è necessario che sia incisiva, breve ed esaustiva.
Che tu abbia intenzione di scrivere la sinossi di tuo pugno o di affidarti a un professionista per l’ardua impresa, ti svelo 5 cose da non fare assolutamente quando si scrive della propria trama per una casa editrice.
Non dichiarare il tema del tuo romanzo
Di che parla il tuo manoscritto? È un thriller o una storia d’amore? Affronta una tematica importante adatta a un determinato pubblico? Questi sono i primi elementi da dichiarare quando scrivi una sinossi, poiché servono a leggere la trama inquadrandola, magari, già in una determinata collana.
Arricchire il testo di aggettivi
A meno che non siano funzionali allo svolgimento della storia, rubano spazio. La sinossi è un testo breve e conta spesso pochissime cartelle, ragion per cui l’aggettivo deve essere dosato cum grano salis e messo lì dove credi sia indispensabile. Lo stesso discorso per le descrizioni fisiche, a eccezione di quei tratti peculiari dei personaggi che hanno però un ruolo attivo nella storia e che dunque meritano di essere evidenziati.
Non inserire il finale
Questo è l’errore più comune e quello che ti consiglio caldamente di non fare. Ricorda che l’editore deve avere un quadro completo del tuo romanzo, per capire se sia una buona idea pubblicarlo, quale impatto potrebbe avere sul pubblico. Lasciare con il fiato sospeso chi deve decidere di lavorare o meno con te non è una buona idea, anzi, rischia di essere controproducente!
Nascondere i colpi di scena
Inserire nel racconto della tua trama dove e come si collocano i colpi di scena è importante quanto dichiarare il finale. Questo serve all’editore per valutare l’intreccio nei suoi snodi fondamentali e a leggere poi il romanzo con un’attenzione maggiore ai dettagli, senza doversi preoccupare di eventuali incoerenze nello svolgimento della storia.
Lodare il tuo romanzo
A ognuno il suo, si dice. Il tuo compito, durante la stesura della sinossi, è quello di raccontare in modo completo ciò di cui parla la storia che hai scritto. Le lodi lasciamole alle bandelle o a chi si occuperà di recensire il romanzo. Questo è forse il padre di tutti gli errori, poiché labile è il confine tra sicurezza mezzi e supponenza.
Ora che sei a conoscenza degli errori da evitare, non devi fare altro che provare a occuparti della tua sinossi. Un ultimo consiglio? Non spedirla subito dopo averla scritta. Lasciala decantare un paio di giorni, e poi chiedi a qualcuno che non conosce il romanzo di leggerla, così da mettere in evidenza eventuali punti poco chiari.