A un mese esatto dall’insediamento di Biden e Harris, proponiamo tre saggi interessanti per capire qualcosa in più delle sfide che attendono l’America post-Trump
Il 20 gennaio scorso, Joe Biden e Kamala Harris si insediavano alla Casa Bianca, dopo una campagna elettorale impegnativa, elezioni minate dal Covid, la reticenza del presidente uscente ad ammettere il risultato elettorale, e persino l’assalto a Capitol Hill da parte di un gruppo di violenti quanto pittoreschi facinorosi. L’America, da sempre paese ricco di contraddizioni, ne sta manifestando sempre di più e deve ritrovare un ago della bussola fra tante esigenze che spesso entrano in conflitto fra di loro.
Non è un caso che, in questo periodo di cambiamenti, soprattutto dopo quattro anni di presidenza Trump quanto mai divisiva e polarizzata, escano libri intenzionati a sviscerare il “fenomeno America” destinato a evolversi velocemente nel prossimo futuro. Il più visibile in questi giorni nelle vetrine delle librerie è Una storia americana. Joe Biden, Kamala Harris e una nazione da ricostruire, scritto da Francesco Costa, giornalista per Il Post e titolare del podcast Da costa a costa, che parla proprio degli USA. In questo libro, l’autore percorre i grandi temi odierni attraversando le biografie di Joe Biden e Kamala Harris, che rappresentano due facce dell’America spesso contrapposte, oggi alleate (almeno dentro la Casa Bianca): lui è l’establishment, bianco, maschio, anziano; lei è la novità, donna, afro-asioamericana, nel pieno della carriera (della sua autobiografia abbiamo parlato in questo articolo). Come sostiene Costa, “la politica e il potere non cambiano le persone: le rivelano per quello che sono”. Sarà interessante scoprire se Biden e Harris sono, appunto, le persone giuste per il tempo critico in cui sono chiamati a governare.

Gli USA, oggi: contrasti interni e pressioni esterne
Meno orientato alla politica “alta” e più interessato alla stratificazione sociale, alle classi lavoratrici, al diffondersi della pandemia e al clima incandescente al confine col Messico, è Rinascita americana. La nazione di Donald Trump e la sfida di Joe Biden scritto da Giovanna Pancheri, corrispondente dagli USA dal 2016 al 2020 per Sky TG24, che svolgendo il suo lavoro è venuta a contatto con alcune delle realtà più inconcepibili e drammatiche degli Stati Uniti (basti citare, a titolo di esempio, il Ku Klux Klan). La giornalista si fa interprete di conflitti sotterranei che affondano le radici nel passato lontano e recente, oltre che nelle degenerazioni dello spirito americano che premiano i vincitori ma non sanno aiutare gli sconfitti. “Se avessi voluto davvero capire e provare a raccontare questa nuova America, avrei dovuto viaggiare per il paese e andare a cercare e a incontrare il popolo reale”, dice Pancheri, riferendosi al popolo a cui nel 2016 si era rivolto Trump e che nel giro di quattro anni, a causa della pandemia ma non solo, ha dovuto rivedere diverse priorità.
Un osservatore raffinato di economia internazionale e quindi, per forza di cose, anche di politica americana, è Federico Rampini, in passato direttore del Sole 24 Ore e adesso giornalista per Repubblica. Il suo ultimo libro, I cantieri della storia. Ripartire, ricostruire, rinascere, non riguarda nello specifico gli Stati Uniti, ma parlando di momenti della storia che sono stati decisivi per il crollo e poi il riscatto di popoli e civiltà (dalla caduta dell’Impero Romano alla Grande Depressione, dal secondo dopoguerra all’incidente di Fukushima), non può non menzionarli più di una volta. “È la reazione collettiva alla sciagura a stabilire se una comunità ne esce fiaccata oppure purificata e rinvigorita”, sostiene Rampini, e questo vale non solo per gli americani, che di momenti critici nella loro storia ne hanno attraversati tanti, ma vale perfino per un popolo come quello cinese che sebbene oppresso da un regime di partito e macchiato dalle ingiustizie che esso perpetra, tuttavia ha trasformato il suo paese in una potenza mondiale. E non è un caso che oggi, oltre a tanti saggi di analisi sociale, politica ed economica sugli USA, ce ne siano altrettanti che si occupano proprio dell’ascesa cinese, quella che lo stesso Rampini aveva analizzato già nel 2007 con il profetico L’impero di Cindia.
