Libri e tradimento conservano tratti comuni: entrambi fanno scuola e di entrambi esistono vari generi. Non è così strano, dunque, esplorare sentimenti e dinamiche di una delusione attraverso gli eroi o le eroine che animano le pagine dei romanzi più belli.
Libri e tradimento, quali le lezioni dei grandi autori?
Quello amoroso è forse il genere di tradimento più conosciuto. Quante le canzoni al ritmo di lacrime versate? Quanta la produzione letteraria a base di amore e vendetta? Quante le volte in cui leggendo hai potuto immedesimarti nell’una o – perché no – nell’altra parte?
Per affrontare bene il tema del tradimento c’è bisogno di qualche guida d’eccezione, penne autorevoli capaci di descrivere un sentimento con pionieristica intensità, raccontando in egual modo tanto il dolore della ferita quanto la spinta a tradire. È per questo che, tra i migliori libri d’amore e di tradimenti, ci sono loro: i classici.
Eccone tre.
Le confessioni di una favorita
Non è tra i più noti libri di Dumas ed è più facile trovarlo in lingua originale, ma è da segnalare perché per la prima volta l’autore dà la parola a una donna, e non una qualsiasi. Ai tempi del re Nasone e della regina Maria Carolina, sotto il peso intellettuale di Luigia Sanfelice, protagonista è lei, Emma Lyon, meglio conosciuta come Lady Hamilton.
Le confessioni di una favorita è una meravigliosa storia di ascesa e declino narrata dal punto di vista di Lady Hamilton. È lei la traditrice, colei che, forgiata dalla miseria e sposata per ambizione, alla corte dei Borbone incontra l’amore nella figura di Horatio Nelson, divenendone l’amante. Ciò che si apprezza nel romanzo è il punto di vista schietto e disilluso di Emma circa gli avvenimenti della sua vita: non è santa e non si ritiene tale. Tra la sopravvivenza e l’avidità, il tradimento trova qui la sua dimensione.
L’amante di lady Chatterley
Sapevi che questo romanzo trae ispirazione dal reale tradimento che David Herbert Lawrence subì da parte della moglie? All’epoca dell’uscita del libro, negli anni Venti del Novecento, per le tematiche relative agli appetiti sessuali della protagonista ci fu non poco scandalo, nell’Inghilterra post-vittoriana. Eppure, è proprio attraverso quegli appetiti che Connie esplora la sua natura di donna. Ciò che è scandalo, in questo libro, viaggia sulla strada di una ricerca più profonda. Mettendo al bando il piacere del corpo viene da chiedersi quale sia, qui, la vera natura del tradimento, se l’atto perpetrato o l’istigazione nei suoi confronti da parte di chi, concentrato sulle proprie aspirazioni, spinge sua moglie tra le braccia altrui.
Notre Dame de Paris
Non deve stupire che questo capolavoro di Hugo affronti il tradimento in così tante delle sue varianti da poterci scrivere pagine intere. Parlando però di libri dove le promesse d’amore incontrano i tradimenti, occorre soffermarsi sull’argomento specifico. Al contrario dei romanzi precedenti, qui l’atto del tradire si rivela motore di un’intera tragedia. Le dinamiche di Notre Dame de Paris si reggono su un desiderio più accecante della purezza, coltivato soltanto perché ne si ha la possibilità. Quando la voglia è supportata dalla certezza di uscirne impuniti ecco tratteggiato un personaggio come Febo, il traditore, che racconta se stesso in poche ma segnanti parole: “Son due cose bellissime da incontrare in un appuntamento, una spada e una ragazza; ma non vedo perché dovrei trascurare l’una per l’altra, quando posso averle entrambe”.
Nel momento in cui una persona è governata dai suoi desideri, non può mai finire bene. Nel caso di Notre Dame de Paris questo è ancora più evidente.
Come detto, tradimento e libri conservano tratti comuni. A quelli già elencati se ne aggiunge un terzo: entrambi rivelano ciò che non può rimanere nascosto.