Parigi, una galleria, paparazzi in corsa per avere più immagini di Lady Diana Spencer e Dodi Al Fayed. Un tamponamento, anche se presunto, e la situazione sfugge di mano, succede l’irreparabile: la principessa del popolo muore in ospedale a seguito di diversi tentativi per salvarle la vita.
26 anni dopo, la morte di Lady Diana si ripresenta ancora fresca nella mente degli inglesi, e non solo. La scomparsa della principessa triste è stata motore di un cambiamento profondo nel mondo della Corona inglese e tanti sono gli ‘e se’ che nel tempo si sono susseguiti, le domande su cosa sarebbe potuto andare diversamente e cosa, invece, sarebbe rimasto uguale.

Lady Diana, una perdita che ha aperto le porte di un mondo sconosciuto
La Corona inglese, si sa, è un mondo con le sue regole e rari momenti privati. Con la morte di Lady Diana si è aperto uno spiraglio su quel mondo, un piccolo varco che negli anni giornalisti, registi e membri della famiglia reale stessa hanno aperto sempre di più.
Oggi come oggi, i membri stessi della royal family decidono come e quando allargare o stringere quel varco. C’è William, sempre perfetto e ligio alle regole, che tende a mantenere un livello di privacy alto, un’immagine da catalogo di lui e della sua famiglia, come il decoro reale impone.
E poi c’è Harry: anticonformista, spericolato, alcuni direbbero bocca larga, vista la quantità di documentari in cui rivela parti di sé e, ultimo ma non ultimo, Spare, il libro campione d’incassi che lo racconta molto, molto da vicino.
Dalla morte di Lady Diana, la curiosità verso la vita privata dei sovrani inglesi è andata crescendo e, prima delle parole di Harry, c’erano le ricostruzioni. Ora come ora, quelle che sembrano più aderenti alla realtà sono sicuramente la serie Netflix The Crown (che nella prossima stagione riprenderà proprio il tema dell’incidente di Lady D) o, anni addietro, il film masterpiece The Queen, con Helen Mirren nei panni della sempre compianta regina Elisabetta.
L’eredità di Lady Diana Spencer
Qual è l’eredità lasciata da Lady Diana? Dopo 26 anni è importante chiederselo. Di sicuro, un’apertura della famiglia reale al mondo dei sentimenti, quelli che (per un’amara ironia della sorte) hanno portato sul trono la nuova regina, Camilla. Segue, poi, un argomento delicato, quello della salute mentale, dei problemi di depressione. Lo stato di benessere psicofisico ha sempre ceduto il posto all’etichetta, e Diana ha rotto questo circolo mettendo la sua vita al primo posto, sopra la forma. Harry in questo caso ne è un erede, segue una linea d’apertura giocando ad allargarne fortemente i bordi.
Lady Diana ha lasciato però anche un’attenzione umanitaria diversa agli ultimi, ai meno fortunati, a chi non può, punto. La principessa del popolo ha saputo creare una connessione intima con gli inglesi perché si è sforzata di comprenderne i moti più intimi, e a porre rimedio laddove era in suo potere farlo.
Lady Diana, 26 anni fa, creava un vuoto che il tempo, alla fine, non ha ancora colmato.