A Magonza, in una piccola bottega, Gutenberg stampa il primo libro con la tecnica dei caratteri mobili, dando così il via a una rivoluzione culturale
Per molti secoli i libri furono appannaggio esclusivo dei nobili, così come la cultura in essi contenuta. Ogni volume veniva pazientemente copiato e dipinto a mano dai monaci amanuensi e questo rendeva il loro costo talmente alto da essere proibitivo per chiunque non fosse immensamente ricco.
La tecnica di stampa
Quel 23 febbraio, nella bottega di Magonza, Johannes Gutenberg cambiò la storia. Per la prima volta in Europa un libro venne stampato con la tecnica dei caratteri mobili. Piccole lettere fuse in lega di piombo e stagno venivano accostate su una tavola per comporre il testo. La tavola veniva poi sporcata d’inchiostro e impressa sulla pagina, creando in un attimo quello che a un monaco sarebbe costato giorni e giorni. Gutenberg, John Faust e Peter Schöffer, suoi soci, impiegarono tre anni per produrre 180 copie della Bibbia. I primi libri prodotti in questo modo vengono detti incunaboli. A noi che possiamo scaricare un e-book in pochi secondi sembra comunque un’eternità, ma allora un amanuense impiegava molto più tempo per produrre una sola copia. Una rivoluzione senza paragoni.

Credit: Erna Corsi
La Bibbia di san Girolamo
Gutenberg scelse di stampare la Bibbia, naturalmente, ma optò per quella di san Girolamo, conosciuta come Vulgata. In questa versione il traduttore si preoccupò di portare in latino il senso dei testi in ebraico, evitando la traduzione letterale meno fedele. Per questo motivo era la più diffusa in Europa, anche se non era ancora una versione ufficiale accettata dalla Chiesa.

https://it.wikipedia.org/wiki/San_Girolamo_(Caravaggio)
La rivoluzione culturale
Fu subito evidente l’immenso potenziale del nuovo sistema. Negli anni successivi alla prima pubblicazione molti artigiani si recarono a Magonza per imparare e utilizzare la tecnica che Gutenberg aveva portato in Europa. La stampa era già largamente diffusa in Cina, dove si utilizzava però un sistema più rigido; Gutenberg seppe modificarlo e migliorarlo, ponendo le basi per la stampa che utilizziamo oggi. I libri diventavano sempre più accessibili a tutti portando cultura in ogni ceto sociale e dando il via a una rivoluzione inarrestabile.

Credits: Engin Akyurt da Pexels
Gli incunaboli
Di quella prima produzione sono arrivate a noi alcune decine di copie, oggi esposte in diversi musei. Fra questi il Museo Gutenberg di Magonza e la Biblioteca Apostolica Vaticana a Roma. A Napoli è custodito il primo libro stampato in Italia, alla Biblioteca di Storia Patria di Castel Nuovo. Nel 2001 l’Unesco ha inserito la Bibbia di Gutenberg in Memory of the World, un programma che tutela documenti storici che hanno contribuito a creare la storia.
Oggi possiamo aggirarci in libreria, accarezzare le copertine lucide, ruvide o a rilievo per scegliere ciò che ci aggrada; possiamo fornire libri di testo ad ogni studente e consultare manuali di varie discipline; possiamo conservare una o più edizioni dei nostri romanzi preferiti e magari regalarne una copia ai nostri cari. Tutto questo lo dobbiamo all’intuizione geniale di un uomo che seppe guardare avanti e portare la cultura nella vita di ognuno di noi.