Se anni fa i blog letterari erano luoghi di condivisioni di singoli individui, ora il fenomeno dei book social permettono di creare una vera rete di interscambio. Oggi i social, in particolare Instagram, hanno permesso di puntare sul collettivo anche nel settore dell’editoria. Così nasce il fenomeno Bookstagram, con “l’esercito” di book influencer che alimentano e supportano a modo loro il mercato editoriale in continua espansione.
Il mondo book social permette non soltanto di mantenere viva nell’era digital la passione dei libri, ma anche di sorreggere l’editoria con una rete di condivisione molto funzionale. I book blogger condividono articoli, recensioni, libri, interviste. E con i loro contenuti originali riescono a superare il confine tra l’editoria tradizionale e quella innovativa. È un nuovo modo di parlare di letteratura, nuovo e giovanile, ma che trasmette una passione senza tempo.
Per conoscere bene il fenomeno, abbiamo scelto di intervistare due book influencer che portano avanti i loro progetti di diffusione culturale. Parliamo con Federica Marsili, su Instagram @Fedabooks, e Greta Cipriano, su Instagram come @Gretaraccontastorie.
Federica Marsili: book social come un salotto letterario

Con un feed accogliente e curato, Federica Marsili riesce a comunicare la sua passione per i libri che – come ci racconta – ha da quando ha memoria. Già alla scuola elementare tentava di trascinare piccoli e ignari coetanei nell’abisso della letteratura, stordendoli di racconti e allusioni alle meraviglie scovate tra le pagine dei libri.
Oggi con il book social lo fa ancora meglio e con una risonanza decisamente più amplia, sul suo profilo: @fedabooks. È uno spazio che ha tentato di concepire come una sorta di salotto letterario dove condividere idee e consigli con persone realmente interessate, promuovendo un pacifico spargimento di cultura.
Io non credo che leggere sia necessariamente sinonimo di erudizione, così come non leggere lo sia di ignoranza, ma se – come dice anche Orwell – la letteratura è una palestra di libertà, perché non provare a emanciparsi?
Il tuo profilo è molto attento alla divulgazione dei libri, ma anche alla condivisione di informazioni di piena attualità. Credi che oggi il social sia un modo per tenersi anche davvero sempre aggiornati? Non soltanto per ammirare e condividere, ma anche ormai per informarsi. Lo fai anche tu in qualche modo sul tuo profilo?
Credo che i social siano un potentissimo strumento d’informazione e condivisione, ma è pur vero che nel mare magnum di contenuti è facile perdersi, finendo per accumulare nozioni e informazioni confuse, senza criterio. Io risolvo il problema selezionando con attenzione i canali da seguire, facendo una cernita dei pareri (anche e soprattutto quelli discordanti dal mio!) per farmi un’idea a tutto tondo di ogni singolo avvenimento. Su @fedabooks poi dico la mia, ma solo dopo aver presentato i fatti nella maniera più oggettiva possibile, citando le fonti e tentando sempre di promuovere il pensiero critico, l’elaborazione personale. Il mio intento non è quello di insegnare agli altri cosa pensare, ma piuttosto di creare un dialogo costruttivo che riguardi tutte le parti coinvolte, magari chiarendo o semplificando questioni altrimenti ingarbugliate, caotiche.
Il tuo profilo presenta un bellissimo feed dove padroneggiano i libri. Si percepisce il tuo legame con il classico libro cartaceo: come vivi oggi il connubio tra digitale e tradizione e come affronti questo passaggio verso l’innovazione che riguarda anche la lettura?
Sono profondamente legata al cartaceo, all’odore delle pagine, alla sensazione della carta che scorre ruvida sotto alle dita… ma non per questo aborro il digitale, che anzi giudico un ottimo strumento per ampliare le possibilità di lettura. In breve, considero la tecnologia un fantastico supporto. Gli e-reader, per esempio, permettono di risparmiare, salvare l’ambiente e lo spazio a casa; gli audiolibri di riposare la vista e leggere anche mentre si cammina o, quando possibile, mentre si lavora: che cosa potrebbe desiderare di più, un lettore? Certo, avendone la possibilità io cerco sempre il cartaceo, a cui come dicevo sono legata quasi in modo sentimentale, ma anche solo pensando a chi ha problemi di vista non posso che gioire dello sviluppo tecnologico che ha interessato il settore editoriale.
Greta Cipriano, il bello della sperimentazione e della creatività

Allo stesso modo anche Greta Cipriano, per tutti @gretaraccontastorie, porta avanti la sua mission di divulgazione letteraria. E non solo. Greta, con una raffinata presentazione, è soprattutto per le donne un vero punto di riferimento. I suoi contenuti puntano al valore che ognuna deve avere, la sua condivisione mira a creare in questo modo un circolo di sinergie, in cui la cultura e la solidarietà sono al centro. “Posso sembrare una voce fuori dal coro ma non è facile per niente conciliare tutto. Diciamo che cerco di alternare i contenuti in maniera abbastanza equilibrata.” Ci racconta così Greta il suo progetto.
Il tuo progetto è dinamico: libri, fantasy e romance ma anche strategia di comunicazione. Raccontaci come gestisci e concili tutto questo. L’editoria è oggi a un punto di svolta, in cui deve fare i conti con un approccio più strategico e smart?
Preparo sempre il mio calendario editoriale in anticipo e questo mi permette di avere una visione globale dei contenuti del mese. Ho trovato la mia dimensione recentemente (quanto durerà non lo so, visto che amo molto sperimentare) cercando di far viaggiare le due tematiche di pari passo, proponendo periodicamente la rubrica “Instagram per autrici”. Il vantaggio è che sia i libri che la comunicazione fanno parte del mio mondo lavorativo, quindi mi riesce abbastanza facile capire come declinare i contenuti. Meno semplice è individuare il quantitativo di post da creare per una o l’altra tematica. Ma è il bello della sperimentazione e della creatività su Instagram.
Il punto è che oggi la comunicazione digitale è fondamentale per quasi ogni realtà. Rinunciare oggi a un approccio strategico e smart è un vero azzardo. Il cosiddetto “bookstagram” è un modo davvero meraviglioso e variegato: tenersene fuori, per chi si occupa di editoria, equivale a sprecare una grandissima opportunità.
Tra libri e contenuti, fai molto riferimento al mondo delle donne: la cura, la passione e i tuoi contenuti sono una forma di bellezza che vuoi condividere e trasmettere?
Il mio obiettivo è uno e uno soltanto: dare spazio alle donne. Con i giusti mezzi, il giusto impegno possono realizzare qualsiasi cosa. Trascorriamo gran parte del nostro tempo in attesa di qualcuno che voglia darci l’opportunità di dimostrare il nostro valore. Dobbiamo sgomitare, lottare, rinunciare sempre a qualcosa per dimostrare di più. E chi lo nega, mi dispiace, nasconde la testa sotto la sabbia. Ecco, io posso fare qualcosa per loro. Sono una goccia nel mare? Sicuramente. Ma ho delle grandi competenze che posso mettere al loro servizio attraverso il mio lavoro. E se anche una sola delle mie clienti riuscirà a portare avanti il suo sogno allora posso dormire tranquilla.
Quando ho iniziato a scrivere la mia saga fantasy, nel 2011, non avevo minimamente idea di che piega avrebbe preso la mia vita lavorativa. Eppure già scrivevo di una donna indipendente. Con il tempo mi sono resa conto che ogni storia che prendeva forma nella mia testa aveva come protagonista una donna forte. E così ho deciso di portare questa inclinazione anche nel mio lavoro. Non so se sia una forma di bellezza… Ma sicuro è la mia vocazione.
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In questa rubrica presentiamo nuovi mestieri: book blogger e youtuber che si affacciano nella nuova contemporanea scena editoriale. Tra nuovi strumenti e una passione senza tempo, ogni creator ci racconta il suo mondo e ci coinvolge nelle sue storie. Se siete curiosi di scoprire anche nuovi autori emergenti, potete leggere sul nostro Magazine sempre nuove interviste, come quella ad altri blogger.