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Home Musica

David Bowie: la nascita del nome d’arte

Monia Rota by Monia Rota
Luglio 10, 2021
in Musica
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David Bowie: la nascita del nome d’arte

https://ultimateclassicrock.com/david-bowie-debut-album/

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55 anni fa usciva il primo singolo firmato David Bowie

Il 14 gennaio del 1966, usciva Can’t Help Thinking About Me, inciso dal cantante David Bowie con i Lower Third. Non era il primo singolo del Duca Bianco e nemmeno il primo che incideva con la band, ma fu il primo firmato col suo nome d’arte.

Dopo un precedente LP poco venduto, i Lower Third si proposero a Kenneth Pitt, un manager molto in voga all’epoca. Pitt rifiutò di rappresentarli, ma consigliò a David di cambiare nome per evitare di essere confuso con il Davy Jones che stava diventando celebre con i Monkees.

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Il 17 settembre 1965 il cantante annunciò alla band che da quel momento si sarebbe chiamato ‘David Bowie‘. Tempo dopo raccontò di aver scelto quello pseudonimo per i coltelli da caccia a doppio taglio ‘Bowie’: “Volevo qualcosa che esprimesse un desiderio di tagliare corto con le bugie e tutto il resto” e gli piaceva quel “grosso coltello americano per uccidere gli orsi”.

Can’t Help Thinking About Me, un’autobiografia in versi

Registrato assieme a And I Say to Myself a fine novembre dell’anno prima, nei sotterranei degli uffici della Pye a Great Cumberland Place in centro Londra, la canzone fu scritta nel periodo in cui il cantante viveva nella periferia della capitale.

“È un piccolo pezzo illuminante, non è così? Era sull’andare via di casa e arrivare a Londra”, dichiarò Bowie in un’intervista su Musician nel 1983.

Il singolo presenta tutti gli elementi compositivi che avrebbero caratterizzato l’opera del Duca Bianco, come l’alienazione emotiva e l’introversione egocentrica. Per la prima volta egli rappresenta se stesso come un outsider, costretto a lasciare casa e amici per una sorta di crimine che ha infangato il nome della sua famiglia. Alcuni sostengono che si riferisse alla scelta di adottare un nome d’arte, altri che fosse un’anticipazione dei futuri pettegolezzi sulla sua ambiguità sessuale, ma è probabile che Can’t Help Thinking About Me rappresentasse solo la sua esperienza di sedicenne di provincia che decide di trasferirsi nella Londra moderna e le esperienze conseguenti.

“Devo fare le valigie, lasciare questa casa

Cominciare a camminare, si sono colpevole

Vorrei essere dispiaciuto questa volta

Vorrei poter pagare per il mio crimine.”

Un articolo del 1966 dedicato a David Bowie.
Il 14 gennaio 1966, The New Musical Express ha pubblicato una pubblicità in prima pagina per il singolo. Questa è la prima pagina in assoluto dove compare il nome ‘David Bowie’. https://www.worthpoint.com/worthopedia/david-bowie-help-thinking-1966-ad-1875381358

Un flop che rinacque dopo 33 anni

Il singolo fallì nelle vendite sia nella UK che nella US chart, ma Can’t Help Thinking About Me visse una resurrezione vera e propria nel 1999, con numerose esibizioni live.

Nel programma VH1 Storytellers, Bowie stesso, prima di presentare il nuovo arrangiamento del singolo, spiegò che la canzone a suo avviso rappresentava “un bel pezzo di solipsismo”, contenente addirittura uno dei versi peggiori che avesse mai scritto (“My girl calls my name, hi Dave”).

Il singolo è oggi molto ricercato dai collezionisti di vinile per a sua rarità, tanto che una copia della pubblicazione originale inglese può arrivare a costare 600 sterline, mentre le demo del mercato inglese e americano possono arrivare anche a 1000 sterline.

La registrazione originale

Volete ascolare la registrazione originale del 1966? Ecco qui: è morto David Robert Jones! Viva David Bowie!

Versione pubblicata dalla Pye il 14 gennaio 1966

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Tags: BowieCan’t Help Thinking About MeDavid BowieLower ThirdPye

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