Da quand’è arrivata in Italia, 10 anni fa, Spotify ha cambiato del tutto il mercato musicale del Bel Paese, inserendosi pienamente in un’epoca di rivoluzione per quanto riguarda il modo di trasmettere e somministrare la cultura.
Spotify, una piattaforma democratica
Chiunque può creare un proprio spazio su Spotify, un social assolutamente democratico che nasce per far condividere la musica, propria o altrui.
La piattaforma è arrivata in Italia nel 2013 e, a partire da lì, non si conta il numero degli artisti che hanno realizzato i propri sogni di fama grazie agli stream di Spotify. Ne consegue, quindi, anche l’aumento della produzione musicale italiana, che negli anni si può considerare più che raddoppiata.
Al contrario di YouTube, dove preponderante è sempre stato l’elemento visivo, su Spotify il protagonista è l’ascolto, e forse è proprio in questa semplicità di somministrazione il segreto di tanto successo.
Spotify come mezzo culturale
La musica, in particolar modo la musica leggera, come testimoniano le numerose edizioni di Sanremo, fa parte da sempre della cultura italiana. Spotify è il mezzo perfetto per riportare in auge artisti che, altrimenti, difficilmente si sarebbero potuti inserire in un contesto contemporaneo. Grazie a questo nuovo modo di condividere canzoni, le nuove generazioni possono conoscere Mina, Battisti, gli stessi Morandi o Orietta Berti resuscitati dagli stream.
Questo legame con la musica del passato si evince anche dal potere di riportare alla moda canzoni di ben altre decadi, magari sotto la spinta collaborativa delle serie tv.
Ma perché limitarsi a questo?
Numerosi, infatti, i podcast che su Spotify trovano un pubblico pronto ad ascoltare. Grazie ai podcast su Spotify, Barbero ha potuto parlare di Storia, Michela Giraud e Maria Onori possono parlare di arte, senza trascurare però il potere dell’intrattenimento.
E non solo: true crime, attualità, libri, conversazioni al femminile. In questi primi 10 anni, Spotify si è dimostrato terreno fertile per ogni tipo di idea. Non resta che vedere cosa riserverà il futuro.
E tu? Segui il canale Spotify di Other Souls? Inizia ad ascoltare la playlist!