L’1 novembre ricorre il World Vegan Day. Per scoprire le bontà e la storia di un movimento che ha sempre più simpatizzanti, ecco 5 libri di ricette vegane.
Quando è nato il veganismo?
Istituita nel Regno Unito nel 1994, per celebrare i 50 anni dalla fondazione della Vegan Society e della creazione del termine “vegano”, la World Vegan Day vuole promuovere e far conoscere l’etica e la filosofia che guidano il mondo vegano.
A differenza di altri, la data di fondazione del movimento vegano è certa. Era il novembre 1944 quando Donal Watson, Elsie Shrigley e amici solidali fondarono la Vegan society, figlia della Vegetarian Society. Il necessario distacco fu dato dall’esigenza di distinguere tra il non cibarsi di carne o di qualsiasi prodotto di origine animale. Sembra una differenza minima? Non lo è.
Cinquant’anni dopo, Louise Wallis, attivista per i diritti degli animali e presidentessa della Vegan Society, scelse proprio l’1 novembre come data simbolica. Tra Halloween e il giorno dei morti fissò la celebrazione e la promozione della difesa della vita tipica del veganismo. Lo scopo di questa giornata resta, a distanza di 28 anni, la sensibilizzazione contro lo sfruttamento animale a favore di scelte più etiche.

Cosa fare nella Giornata mondiale Vegan?
Non è necessario essere vegani o appartenere a un’organizzazione per celebrare il World Vegan Day: su larga o piccola scala, l’1 novembre la filosofia del rispetto animale dovrebbe trovare uno spazio nella testa e nel cuore delle persone, nella consapevolezza di essere uniti in tutto il mondo in questa celebrazione.
Ci si può impegnare a divulgare contenuti a tema nella propria comunità fisica e social. È bello condividere sui social le foto degli esperimenti culinari, quando si trovano idee interessanti su libri di ricette vegane, o sfidare amici e familiari a diventare vegani per 30 giorni.
È divertente anche organizzare un pranzo al lavoro o una cena con gli amici all’insegna delle ricette vegane. I libri di ricette a tema sono tantissimi: eccone 5.
5 libri di ricette vegane, con qualche sorpresa
Partiamo dalle ricette classiche della tradizione. La cucina regionale italiana vegana di Gabriele Palloni reinventa in chiave veg la cucina tipica del Belpaese. Il libro parte dalle basi della cucina e arriva, regione per regione, ai menù completi dagli antipasti ai dolci.
Per chi vuole uscire dai sapori più noti, c’è l’imbarazzo della scelta. La cucina etnica offre numerosi esempi di ricette vegane e Nora Thaler raccoglie le migliori in Giro del mondo vegano: 100 ricette di tutto il mondo.
Nessun amante della buona tavola è disposto a rinunciare ai dolci. Ne esistono di golosi, di semplice preparazione e che abbiano ingredienti sani? In Sugarless. Sapori dolci di una cucina naturale di Romina Coppola si trova una varietà di scelta che accontenta tutti i palati. Il ricettario è organizzato in base alle quattro stagioni, fotografie e sapori scandiscono lo scorrere del tempo regalando attimi di dolcezza.
La colazione è il pasto più importante della giornata, dicono molti alimentaristi. Per tante persone è un vero e proprio rito. Non può mancare in una panoramica di libri di ricette vegane la monografia The breakfast club. Ricette per colazioni dolci e salate 100% vegetali di Jurgita Rubikaite e Filippo Ronchi di Veggie Situation. Il libro presenta moltissime alternative tra piatti healthy, gluten free, proteici, smoothies ed estratti. La maggior parte delle ricette sono ideate per essere realizzate in pochi minuti, con ingredienti e procedimenti sempre alla portata di tutti.
Un altro rito intoccabile è l’aperitivo. Si può essere vegani e social? Certo! Basta sfogliare Happy hour vegan di Minda Fontana. Cocktail e bibite in una festa di colori e profumi per godersi una pausa da condividere con gli amici. Le ricette di questo libro insegnano a creare drink equilibrati, salutari e ricchi di sapore.
Cosa vuol dire essere vegani?
Significa fare una scelta ben precisa per la propria alimentazione: mangiare esclusivamente cereali, legumi, frutta e verdura, evitando ogni derivato animale.
La sperimentazione quindi è un effetto collaterale della cucina vegana. Si provano nuovi modi di cucinare le verdure, si scoprono ingredienti che di solito non sono nelle dispense di tutti e si è sempre preparati, anche se all’ultimo momento a cena arriva un amico veg.
L’alimentazione non è solo una scelta personale. Ciò che si mette in tavola ha un forte impatto anche sull’ambiente e sul pianeta. Questo anniversario offre il modo di approfondire un tema spesso trattato in maniera frivola e superficiale ma che, anche grazie alla testimonianza di personaggi celebri vegani, sta tornando spesso alla ribalta. Come non ricordare il discorso di Joaquin Phoenix nella notte degli Oscar 2022?
Il veganismo implica di modificare anche le proprie valutazioni su ogni aspetto della quotidianità, perché si basa sulla consapevolezza che le decisioni di ciascuno possono fare la differenza.
Ormai ogni cosa possa servire la vita normale e confortevole a cui siamo abituati si reperisce con facilità online e nei negozi: non solo il cibo, ma anche prodotti per la cura personale e della casa, abbigliamento e accessori, basta cercare l’etichetta cruelty free. Si può godere di ogni occasione senza la necessità di causare sofferenze agli animali, questo insegna il movimento vegano.